La Spezia - Ora 18.03. All'Olimpico si gioca Torino-Spezia da pochi secondi. Granata contro bianchi, c'è profumo di un calcio d'altri tempi anche solo nei colori delle maglie. Per tutta la settimana la ricerca di un contatto con la famiglia di Sauro Tomà, l'ultimo del Grande Torino, il superstite di Superga. Uno spezzino a Torino, che ha amato la sua città fino all'ultimo giorno di una vita di testimonianza. A quell'ora, con il pallone che rotola sull'erba, arriva il messaggio. Lo firma Vito Paolillo, genero del difensore. E' un messaggio a tutta la città, non può rimanere confinato al privato o al professionale. Lo lasciamo qui con qualche riga di contesto e nessuna di commento.
E' l'abbraccio alla Spezia del signor Vito, della signora Danila, di Chiara e Aurora.
Prezioso, tanto più in un periodo difficile come questo.
No, non è solo uno sport.
"Gent.mo Andrea Bonatti,
mi perdoni disturbarla a pochi minuti da inizio storico incontro tra il Torino e Spezia calcio.
Ma sento il dovere di farlo a nome della figlia dell'unico sopravvissuto di alto profilo della squadra degli Invincibili: il Grande Torino. Si tratta di Danila Amalia Tomà, 71enne, figlia di Sauro Tomà, terzino di quella squadra e riserva di Virgilio Maroso, nato alla Spezia nel 1925 e morto a Torino nel 2018. Mia moglie avrebbe voluto essere vicino alla squadra tanto amata della città del papà, ma la pandemia non glielo ha permesso.
Lei pur tifando come me e le nostre due figlie Toro e sempre Toro, in questa particolarissima circostanza 'da sogno' non può fare a meno di tifare per lo Spezia e sarà vicino alla squadra del papà con tutto il suo cuore!
La prega di voler trasmettere tutto il suo affetto ai Giocatori, Allenatore, Presidente, team e naturalmente tutti i tifosi oltre che naturalmente a Lei.
Forza Spezia, sperando di poter magari esser presenti al Picco per il ritorno!
Con tutta cordialità"
Firmato dottor Vito Paolillo