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Sesta giornata

Spezia girandola di cambi, Juve in astinenza da vittorie esterne

Le Aquile attendono i campioni dal cartellino rosso facile.

Vincenzo Italiano

Domani alle 15.00 lo Spezia accoglie tra mura percosìdire di casa del ‘Manuzzi’ i campioni d’Italia della Juventus. Inutile sottolineare il dislivello tra le due squadre, tuttavia non particolarmente distanti in classifica, complici l’avvio sottotono dei torinesi (a quota 9) e quello dignitosissimo delle Aquile (5 punti). Una Juve che profuma un po’ di cantiere cala in Romagna affamata e arrabbiata, anche per la recente sconfitta di Champions contro il Barcellona. Pirlo e i suoi non vorranno in alcun modo mancare l’appuntamento con i tre punti, andando a vincere in trasferta, circostanza in cui la Juve non trionfa dal 30 giugno scorso – ancora epoca Sarri -, quando battè il Genoa per 3 a 1. Non capitava da dieci anni che la Vecchia Signora non cogliesse successi corsari per sei partite di fila. E, volgendo lo sguardo al Golfo, non succedeva dalla stagione 2003/04 che una neopromossa assoluta partisse così forte: allora il Siena fece 6 punti in cinque partite, uno in più di Terzi e soci.

Lo Spezia senz’altro ce la metterà tutta, e occhio a tener duro fino alla fine, anche perché la statistica dice che la Zona Cesarini è un po’ delicata per i ragazzi di Italiano: lo Spezia è infatti una delle tre squadre che in Serie A fin qui hanno subito più reti nell’ultimo quarto d’ora. La Juve invece stia attenta a non vedere rosso, visto che fin qui domina la graduatoria delle espulsioni con due rossi in cinque giornate. E pure mercoledì scorso in Champions il difensore Demiral si è guadagnato la doccia prima del tempo. Opposte filosofie tra Italiano e Pirlo per quanto concerne le sostituzioni: lo Spezia è una delle quattro squadre di Serie A che hanno fatto finora tutti i cambi possibili (25 su 25), mentre il campione del mondo ne ha esercitati solo 14.

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