La Spezia - "Sono arrivato allo Spezia il 1° settembre ed il 19 si sarebbe dovuta giocare la prima partita di campionato. Fortunatamente è stata spostata, ma è comunque la data che ci ha obbligato a fare una corsa. Una corsa non tanto sulla chiusura del mercato ad ottobre, quanto proprio sull'inizio della serie A". Così Mauro Meluso ricorda durante il videoforum su CDS di quelle settimane di lavoro indefesso per consegnare a Vincenzo Italiano una squadra in grado di competere.
"La squadra che c'era aveva fatto molto bene in serie B, ma io sapevo per esperienza che la A sarebbe stata molto più difficile. C'era necessità di cambiare. Ovviamente siamo andati in grande fretta e non tutte le ciambelle sono riuscite col buco, ma questo è fisiologico. Può accadere che qualche giocatore non si ambienti o soffra di qualche problema fisico. In generale ad oggi sono abbastanza soddisfatto", analizza il direttore generale del settore tecnico aquilotto.
Il campo parla e parla di uno Spezia che ha messo in mostra tanti talenti oltre che raccolto un buon bottino di punti. "Non ci sarebbe riuscita del mercato, se non ci fosse chi riesce ad ottenere il meglio dai calciatori. L'allenatore ha l'importanza principale, perché il fatto che i calciatori si integrino bene e si esprimano al massimo è sempre merito suo. E in questo Vincenzo Italiano è stato determinante".