La Spezia - Lo aveva già seguito e apprezzato in passato, poi lo ha ritrovato qui e insieme a lui ha costruito un gruppo per tutta la stagione si è giocato la Serie A su ogni campo, anche quelli proibitivi. Per questo la stima di Mauro Meluso nei confronti di Vincenzo Italiano va ben al di là dell'aspetto puramente sportivo, come confermato dal direttore tecnico nel corso del forum live con Cds: “Lui non è mai banale e riesce ad ottenere sempre la massima applicazione da ognuno dei suoi ragazzi. Anche in settimana, mezz'ora prima e mezz'ora dopo gli allenamenti lui è sempre in trance agonistica, dimentica qualsiasi cosa che possa riguardare il mondo esterno ed è sempre concentrato sulla prossima partita. Lui da giorni è già con la testa all'Olimpico e alla Lazio e questa cosa per noi è una garanzia perché significa che non si molla di un centimetro”.
Meluso è tornato anche più indietro, ai primi giorni nella realtà aquilotta: “Quando ci siamo incontrati per parlare delle prime strategie non me l'ha detto esplicitamente ma mi ha fatto capire che avrebbe voluto tenere tutti quelli che avevano vinto i play-off, ha cercato di tutelarli e di fare in modo che ognuno avesse l'occasione di misurarsi con la Serie A. A malincuore abbiamo anche dovuto fare dei cambiamenti ma la squadra in questo momento sta facendo bene anche per il modo di essere del suo allenatore che ottiene il massimo da tutti. Sul mercato non ha fatto richieste specifiche ma soprattutto non si è mai lamentato, anche in situazioni come quella di Benevento quando siamo andati a giocare senza dodici calciatori. Lui va sul campo e lavora con quello che ha, cercando di fare il massimo e credo che questa sia la sua grande forza”.
Doti che giornata dopo giornata hanno imparato a conoscere anche i colleghi di Meluso che hanno messo gli occhi sull'allenatore: “Il mio augurio è che ci si possa ritrovare qui insieme l'anno prossimo e continuare a lavorare insieme a lungo – ha osservato – ma la conditio sine qua non per la sua permanenza è la salvezza. Quotidianamente vedo un allenatore molto integrato con la città e concentratissimo sull'obiettivo, lui non pensa ad altro. È prioritario per il suo orgoglio perché si sente parte di Spezia e del contesto in cui lavora. Ci sono possibilità che resti”.