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Fortunati a viverlo

La quota salvezza si decide al Picco: la palla è nei piedi dello Spezia di Italiano

Vincere gli scontri diretti per scappare e programmare il futuro: le ambizioni dei Platek, i diritti tv, Italiano da trattenere e il Picco da rifare. Un mese decisivo nella storia del club.

Esultanza

Chi l’avrebbe detto che a due terzi del campionato la matricola si sarebbe dovuta guardare alle spalle? Non di certo i bookmaker, che ad inizio stagione davano la retrocessione dello Spezia 1.50: praticamente certa. Pagava di più perfino quella del Crotone (2.50), era ritenuta remota l’ipotesi Parma (5.50), non erano quasi contemplate quelle di Cagliari (10) e Torino (25). La giornata 24 alle porte invece dice che gli aquilotti di Vincenzo Italiano sono artefici del proprio destino. Non dipendono dai risultati delle altre, non devono calcolare gli scontri diretti con il pallottoliere e neanche sperare in un gol in più o in meno per la classifica avulsa. Almeno ad oggi.

Per mantenere quello che è ormai lo status quo del campionato arriva un mese decisivo. Stima del tutto prudenziale: quota salvezza a 39 punti. Ovvero la fattispecie per cui il Cagliari, squadra da altra classifica sulla carta, riesca a tenere una media superiore a 1.5 punti a partita da qui alla fine con Semplici in panchina e il Torino pure. Allo Spezia servirebbero 15 punti totali: tre vittorie, sei pareggi e sei sconfitte. Si può fare? Per adesso la media punti aquilotta è proprio questa: 24 punti in 23 partite.
Se poi le tre vittorie arrivassero magari contro le dirette avversarie, la quota salvezza sarebbe destinata ad abbassarsi ulteriormente. Parma (27 febbraio), Benevento (6 marzo), Cagliari (20 marzo) e Crotone (11 aprile). Almeno 9 punti da questo ciclo casalingo, che si alterna a quello delle big in trasferta (Juventus, Atalanta e Lazio), e la strada sarebbe già in discesa. Ecco il punto è questo: lo Spezia è artefice del proprio destino e ha un calendario che gli permette in pratica di abbassare la quota salvezza vincendo alcuni match chiave. Non male per la matricola che due settimane fa, battendo il Milan per 2-0, ha già inciso non poco nella corsa scudetto.

La salvezza è chiaramente un fattore fondamentale, ma lo è diventato sempre di più lungo il corso della stagione. Intanto perché la famiglia Platek ha acquistato un club di serie A ed è un club di serie A che vuole continuare a sviluppare. A seguire perché il momento del calcio italiano è topico sulla questione dei diritti televisivi e dell’eventuale entrata dei fondi stranieri. E ancora perché c’è tecnicamente la possibilità di aprire un ciclo importante contando quanti calciatori di buon livello (e di proprietà) lo Spezia ha in questo momento in rosa.
Italiano e Nzola in coppia altrove a fine stagione è un possibilità e anche questo sarebbe comunque un tesoretto su cui costruire. Ma c’è un fattore che può cambiare ogni prospettiva: gli obiettivi della proprietà americana, che per adesso non ha ancora scoperto le carte e che potrebbe cambiare ogni scenario tra quelli ipotizzati per il futuro dei due (Napoli in primis). Infine, fattore di non poco conto, una salvezza anticipata permetterebbe di programmare da subito i lavori allo stadio Picco. Sciogliendo il nodo del piano finanziario prima ancora di quello progettuale. Ogni settimana conta.

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