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Galabinov fuori due mesi, l’attacco è già sotto stress

La risonanza magnetica abbatte ogni ottimismo, il bulgaro starà fuori forse fino a dicembre. Italiano ha due centravanti adesso: il diciannovenne Piccoli e Nzola, fermo dal 21 agosto.

Simon Kjaer e Andrej Galabinov

“Lesione muscolo tendinea al quadricipite prossimale della gamba destra”. Non è una buona notizia quella che arriva dal San Camillo di Forte dei Marmi, dove Andrej Galabinov ha svolto gli accertamenti per capire la portata dell’infortunio subito nella partita contro il Milan. Il bulgaro rischia uno stop valutato in un minimo di 45 giorni. Questo lascia intendere l’esito della risonanza magnetica pomeridiana. Il dato è che la lesione interessa il punto di congiunzione tra tendine e muscolo, particolarmente delicato. Fortunatamente il calciatore si è subito fermato al primo dolore evitando di peggiorare la situazione, ma le previsioni al momento non sono più ottimistiche di così. Nuovi esami seguiranno nei prossimi giorni, ma la prospettiva a questo punto è di riaverlo in tempo per Cagliari-Spezia (29 novembre) o Spezia-Lazio (6 dicembre). Magari con il rinnovo del contratto, scadenza al 2021, già in tasca.
Per il reparto avanzato è già una prova da sforzo. La strategia per cui lo Spezia si è voluto dotare di una rosa lunghissima, per prevenire qualsiasi problema legato ad un eventuale positività al Covid, non ha coinvolto la zona di campo dalla trequarti in su. Cinque centrali di difesa (contando anche Capradossi), otto terzini equamente distribuiti tra destra e sinistra, tre registi e otto mezzali con un discreto livello di intercambiabilità. Però solo due ali sinistre (Gyasi e Farias) e due a destra (Verde e Agudelo), volendo con il jolly Mastinu come ulteriore interprete una volta che si sarà lasciato alle spalle l’infortunio. Per il ruolo di centravanti, oltre all’infortunato Galabinov, il debuttante Piccoli e l’ultimo arrivato Nzola appena ufficializzato.

Tredici difensori, undici centrocampisti ma solo cinque (più uno) gli attaccanti. Il paradosso è che una delle uscite programmate, e poi effettivamente andate in porto, ha riguardato proprio una punta come Gudjohnsen. Tutta da verificare la sua caratura alla prova della serie A, ma avrebbe comunque fatto comodo quantomeno a livello numerico a questo punto. Le due soste per gli impegni internazionali (l’altra è dal 9 al 17 novembre) sono un vantaggio solo parziale, ma benedetto. Permetteranno a Nzola, fermo dal 21 di agosto e tenutosi in forma durante i soggiorni spagnoli e francesi allenandosi da solo, di incominciare a cercare la forma migliore. Post lockdown, fu uno di quelli ad aver bisogno di maggior tempo prima di tornare a regime. C’è da dire che quando iniziò a sentirsi bene, si rivelò devastante.
Tra le due pause del calendario ci sono quattro giornate con due sfide proibitive (Fiorentina e Juventus) e due più abbordabili, contro Benevento e Parma. Di quelle in cui sarebbe importante continuare a muovere la classifica. Toccherà quindi al 19enne Piccoli, alle spalle due presenze tra i professionisti, sobbarcarsi parte del peso di questa assenza. In tandem con il francese, ma con caratteristiche diverse e opzionali a seconda del momento della partita. Questo è, con tutte le incognite del caso. Adattamenti di attaccanti esterni al centro al momento non sono previste.

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