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Diritti televisivi, l’assenza dello Spezia è più realismo che strategia

Stefano Chisoli

E’ una delle nove società che oggi ha disertato l’assemblea della Lega di serie A. Ma rispetto alle altre, lo Spezia Calcio ha una posizione un po’ singolare. Il punto non è tanto quello di far mancare il numero legale e quindi minare il piano di accettare l’offerta da 840 milioni di DAZN per il triennio 2021-2024. Per il club di Via Melara oggi prendere tempo significa soprattutto permettere alla nuova proprietà di elaborare una visione sul calcio italiano ed una strategia su quale possa essere il suo futuro in quanto industria.
Benevento, Bologna, Roma, Sampdoria, Genoa, Crotone, Sassuolo e Torino sono i club, insieme allo Spezia, hanno fatto mancare il quorum e adesso ci sarà tempo fino a marzo per discutere. Anche internamente allo stesso club bianco, che ha nominato un nuoco cda meno di una settimana fa. L’ad Nishant Tella ha richiesto diversi documenti (molti erano già stati scambiati in fase di due diligence) sul funzionalmente della macchina-Spezia, ma farsi un’idea di tutto il sistema calcio è un altro paio di maniche. Insomma, il rinvio è quantomai necessario per poter prendere una posizione consapevole.

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