La Spezia - La distanza tra i rappresentanti del gruppo Volpi e la Spezia diventa una faglia che si allarga ogni ora che passa. Qualsiasi sia l'esito della trattativa con gli investitori americani che vogliono mettere la mani sullo Spezia Calcio, il muro eretto con la città, e che coinvolge anche le massime istituzioni, è di quelli destinati a restare in piedi. Il silenzio di questi giorni è stato acuito dalla delusione per un calciomercato invernale che non ha portato neanche i correttivi minimi richiesti dall'allenatore.
Di là ci sono i vertici: Gian Piero Fiorani, vero deus ex machina, il suo emissario Maurizio Felugo e il presidente Stefano Chisoli. Di qua gli "spezzini", compresi i dipendenti impegnati nella normale attività della sede del Ferdeghini-Intels. Tra questi c'è anche lo staff tecnico e la squadra. Oggi abbracciati e portati dalla propria parte, idealmente, con uno striscione appeso al centro sportivo di Follo. Si disputano due partite. Una, quella che riguarda il destino del club, si gioca vicina geograficamente (tra Chiavari e Milano) ma lontana di fatto. Quella invece del campo rimane aperta, anche di fronte alle oggettive difficoltà di una rosa alle prese con tanti infortuni. E su questa la piazza vuole ancora incidere.
Intanto in queste stesse ore arrivano dal capoluogo lombardo notizie di un incontro per la firma finale che sarebbe imminente. Il teatro dell'accordo dovrebbe essere uno studio legale molto conosciuto in zona Palazzo di Giustizia. Pochi giorni sono passati da quando Sky Sport ha annunciato la trattativa in corso: sarebbe un vero e proprio blitz. Il nuovo proprietario dello Spezia Calcio si presenterebbe alla città a cose fatte. Con le sue idee e le sue credenziali. Rimane sullo sfondo l'altrettanto misteriosa ipotesi canadese, che non sarebbe stata approfondita a favore dell'ipotesi a stelle e strisce nonostante i buoni presupposti.