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La differenza c'è

Cesena addio, dal ritorno al Picco la media punti è più che triplicata

Stadio Manuzzi-Orogel

Anche senza tifosi, l’effetto Picco sembra non essere svanito. Questione di percezione degli spazi, di confidenza con il terreno e forse anche della luce. I fatti ad oggi danno ragione a chi diceva che tornare a giocare alla Spezia, anche con gli spalti vuoti, avrebbe portato benefici al gruppo di Vincenzo Italiano. Lasciata Cesena, la media punti casalinga per gli aquilotti è in effetti aumentata e non di poco. Da 0.4 punti a partita a 1.3: più che triplicata, con grande beneficio in classifica.
Nei cinque match in terra romagnola – contro Sassuolo, Fiorentina, Juventus, Atalanta e Lazio – due pareggi era stato tutto il bottino. Nelle restanti nove partite interne in Viale Fieschi sono arrivate invece tre vittorie (Sampdoria, Milan e Cagliari), tre pareggi (Bologna, Benevento e Parma) e altrettante sconfitte (Udinese, Genoa e Verona).
Vero, forse le avversarie di quella prima fase di campionato erano di livello un po’ più alto e lo Spezia di per sé meno rodato in categoria. Ma il gap rimane abissale. Di quelli che fanno la differenza tra giocarsi la salvezza da una posizione di vantaggio o dover rincorrere e sperare negli inciampi altrui. Anche la differenza tra gol fatti e gol subiti è abissale: da -7 a +1. Difficile parlare di caso.

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