La Spezia - Schierato solo nelle partite più difficili, ogni volta uscito tra gli applausi. E poi rimesso in panchina. Da Lukaku a Lozano, ieri pomeriggio a Napoli un'altra prova solida quella di Ardian Ismajli. Il 24enne cosovaro nel primo tempo ha messo la gamba in almeno tre potenziali occasioni da gol per gli azzurri, in quei minuti in cui il castello dello Spezia sembrava fatto di carte e dover essere soffiato via da un momento all'altro. Invece c'erano fondamenta solide, una si è rivelata proprio l'ex Hajduk.
Lui e Agoume sugli scudi per contrasti vinti al Maradona. Ismajli aveva brillato anche a San Siro contro l'Inter nelle statistiche, questa volta nei duelli aerei. Sono le due uniche partite in campionato in cui è stato titolare. Si può nen dire che il primo rodaggio è fatto, oltretutto su due terreni ben diversi: la potenza di Lukaku da un lato, lo spunto di Lozano dall'altro. E' il più veloce dei suoi colleghi di reparto, anche se forse il meno educato con i piedi. Ma ora sembra un fattore secondario per una squadra che ha preso troppi gol nelle ultime otto giornate.
Bisognerà forse tararne l'irruenza con il metro della furbizia degli attaccanti avversari, visto che ieri il secondo giallo è sembrato più merito di Petagna che demerito suo. Un'espulsione che vale come tappa di un processo di adattamento ad un calcio diverso, da fare sul campo delle partite vere. In una squadra che cerca esperienza lui, che ha marcato anche Giroud e Yilmaz in carriera con la maglia dell'Albania, qualcosa da aggiungere a questo Spezia sembra averla già nel proprio bagaglio. Per trovarla in altri settori servirà invece il mercato.