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"Un peccato non esserci ma alle Paralimpiadi Italia può fare bene"

L'eroe di Atene Lorenzo Ricci assente a Rio a causa di un infortunio: "Il movimento è cresciuto molto, possiamo competere per gli ori".

Lorenzo Ricci con Pino Pagano e Alex Zanardi

“Ho seguito tutta la cerimonia d’apertura, è stata davvero emozionante anche se il rammarico per non poter essere in Brasile è innegabile”. All’indomani dell’avvio delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro l’ex velocista e oggi atleta del salto in lungo Lorenzo Ricci riassume così le sensazioni provate la notte scorsa nella sua Castelnuovo Magra.
Senza un fastidioso infortunio al calcagno patito nei mesi scorsi durante una gara infatti ieri avrebbe probabilmente preso parte alla sfilata inaugurale con gli altri atleti italiani a rappresentare con orgoglio il suo paese e la provincia spezzina. Forte anche di un palmarés straordinario che ne fa ancora oggi uno degli atleti paralimpici più vincenti con oro nella 4×100 e bronzo nei 200 ai Mondiali di Madrid nel ’98 (record mondiale e italiano); oro nei 100 e nella 4×100 alle Olimpiadi di Sidney nel 2000 (entrambi record paralimpici); Campione del Mondo ad Edomonton nel 2001; argento nei 100 e bronzo nei 200 ai Mondiali di Lille nel 2002.
“Qualcosa ho fatto – ammette sorridendo con la consueta umiltà – ma questa paralimpiade sarebbe stata la prima con il mio allenatore Pino Pagano visto che nelle altre due – Sidney quella della grande soddisfazione e Atene 2004 quella dell’insoddisfazione per un infortunio risultato decisivo – ero in pista con la guida. In Brasile saremmo stati io e lui ed al di là del risultato sarei stato contento di partecipare avendolo al mio fianco con la sicurezza di poter dire la mia”.

Ricci, classe 1971 e primo atleta nella storia delle paralimpiadi a far salire sul podio anche la guida (gesto storico poi diventato consuetudine), farà il tifo per i colleghi azzurri già scesi in pista nella giornata di oggi. “Seguirò le gare grazie anche all’ottima copertura della Rai – spiega – e per le medaglie sono convinto che i nostri abbiano ottime possibilità. Penso ad esempio ad Oxana Corso, Martina Caironi ed Assunta Legnante nell’atletica. Nel nuoto invece può fare molto bene Cecilia Camellini mentre punto molto sul talento del discobolo cubano-bergmasco Oney Tapia, ovviamente anche Alex Zanardi saprà dire la sua. E’ bellissimo – aggiunge – vedere quanto sia cresciuta l’attenzione di sportivi e media verso le Paralimpiadi anche da noi in Italia. Le prossime? La carta d’identità non è dalla mia parte però mai dire mai”.

(Nella foto Lorenzo Ricci con Pino Pagano e Alex Zanardi in occasione della festa dei 100 anni del Coni a Roma)

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