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Consigliere 'totiano'

Messuri: "Forza Italia non è uscita dalla coalizione. Semmai è finita da dieci anni"

Paolo Messuri

“Ogni volta che il livore dei protagonisti della metamorfosi politica spezzina viene riportato da una testata giornalistica cresce in me il merito di far parte del gruppo “Cambiamo” e di sostenere il sindaco e la sua giunta. Far credere che Forza Italia sia uscita dalla coalizione è un inganno. Il partito di Berlusconi (di cui sono fiero di aver fatto parte) è rimasto arroccato a schemi politici superati, vive di ricordi e così facendo si è autoescluso”. La pensa così Paolo Messuri, consigliere comunale spezzino, che aggiunge: “I vertici di FI, appesi al cancello di Arcore, non hanno saputo cogliere il malumore degli iscritti, dei militanti dei propri rappresentanti e di fatto hanno distrutto il partito. Nel 2008 Silvio Berlusconi ha vinto le elezioni e Renato Brunetta, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini venivano nominati ministri della Repubblica. Oggi, dopo 13 anni, il governo Draghi ritrova gli stessi ministri forzisti. Il partito di Berlusconi è finito da dieci anni. Vale meno dell’8% a livello nazionale”.

E ancora Messuri: “Il “Partito-Uomo” è un ricordo lontano. Quel che resta è allo sbando, si incarta, non ha più spazi di manovra e vive una marginalità definitiva. Le segretarie devote e acritiche come Carfagna, Brunetta, Gasparri e Tajani non sanno cosa fare e dove andare. Figuriamoci quindi le cariche di partito a livello locale: ormai siamo al post-berlusconismo, occorre ne prendiate coscienza. Il presidente – mi piace ricordarlo così – fu un eroe indiscusso, capace di compiere imprese straordinarie. Da anni però, dopo che qualcuno gli ha tagliato i capelli, ha perso la sua potenza e, imprigionato, per vendicarsi farà crollare il tempio”.

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