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Gasparri: "no subalternità"

Caratozzolo entra in Forza Italia. Bagnasco e Grazzini: "E’ solo l’inizio"

Sorprendente cambio di casacca da parte dell'ex consigliere di maggioranza e del Pd. I vertici del partito incassano il frutto del lavoro delle ultime settimane e guardano a Toti e al resto del centrodestra chiedendo maggiore rispetto.

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Massimo Caratozzolo, detto Baldino, lascia il gruppo misto di minoranza ed entra in Forza Italia. Così il partito azzurro ritorna ad avere una rappresentanza in consiglio comunale e il consigliere proseguirà nella sua attività di opposizione all’operato della giunta guidata dal sindaco Pierluigi Peracchini. Dopo essere stato eletto attraverso l’apparentamento tra la coalizione di centrodestra e la lista civica fondata da Giulio Guerri, Caratozzolo era stato per molto tempo un oggetto avulso sino alla sofferta ufficializzazione dell’uscita dalla maggioranza, seguita poco tempo dopo dall’ingresso nelle fila del Partito democratico, abbandonato in un secondo momento per ritornare nel gruppo misto. Ora l’ingresso in Forza Italia, con la creazione del gruppo e il paradosso di trovare dall’altra parte della barricata quel Fabio Cenerini che per primo lo invitò ad accomodarsi all’opposizione e che oggi, rotti i rapporti con il partito di Silvio Berlusconi, è unico rappresentante di un gruppo che si chiama Toti-Forza Italia.

L’ufficializzazione del cambio di casacca di Caratozzolo, voce che negli ultimi giorni circolava con insistenza, è stata data questa mattina dall’incontro con la stampa alla Mediateca regionale al quale hanno preso parte il coordinatore regionale Carlo Bagnasco, il commissario provinciale Nanni Grazzini, l’onorevole Roberto Bagnasco, il coordinatore comunale Francesco Sergiampietri e il responsabile provinciale enti locali Marco Mora.
Il numero uno ligure si è congratulato con Grazzini per essere riuscito in poche settimane a riportare Forza Italia a fare politica coinvolgendo le persone e arrivando ad accogliere oltre al consigliere Caratozzolo, anche simpatizzanti che gravitavano in Italia Viva.
“A un anno dalle prossime elezioni comunali ritorniamo ad avere un consigliere comunale. E questo è solo l’inizio. Grazie al lavoro del commissario provinciale c’è stato il coinvolgimento di tante persone, di tanti giovani, e la formazione di 18 dipartimenti, affidati a 54 iscritti. Stiamo ricostituendo un partito partendo dalla sua struttura e affrontando i temi più importanti per questo territorio. Questo è il nostro disegno politico”.

“Ritorniamo ad avere un posto in consiglio comunale che ci era stato sottratto con giochini politici”, ha esordito Grazzini annunciando di aver chiesto alla delegazione azzurra al Governo di prendere in carico i problemi della città, come ospedale del Felettino ed Enel, “argomenti che non dovrebbero avere colore politico” e sui quali il commissario provinciale ha tirato in ballo direttamente la Regione e il presidente Giovanni Toti.
“Vogliamo tornare quelli che eravamo – ha proseguito Grazzini – mentre abbiamo visto Peracchini passare da civico ad arancione. Noi vogliamo tornare nel centrodestra, ma ricordiamo che a volta è meglio ammettere i propri errori. Vorremmo che la coalizione si rendesse conto di aver prodotto il libro dei sogni promettendo opere che l’amministrazione non ha realizzato”.

La parola è stata ceduta poi a Caratozzolo, ringraziandolo anche per il coraggio di fare una scelta di campo non semplice. “Nanni sa coinvolgere le persone e ha riconosciuto il mio ruolo. Quando ho accettato l’apparentamento con il centrodestra e Peracchini l’ho fatto in coerenza con le critiche che avevo mosso al lavoro svolto per tanti anni dal centrosinistra, che confermo. Ci aspettavamo discontinuità, nel modo di affrontare i problemi e nel modo di fare politica. Ma così non è stato. Siamo passati da Spezialand ad arrancare nei confronti di Enel, avendo ormai perso il confronto con l’azienda. Mentre il Felettino va avanti a suon di prime pietre. Dalla maggioranza sono stato accusato, disprezzato, preso in giro, avrebbero voluto uno schiaccia bottoni. E stamani, come ennesimo dispetto, ci hanno negato la sala multimediale del Comune con una scusa. Con Nanni andremo avanti, con l’onestà intellettuale che abbiamo entrambi per evitare che si continuino a raccontare le balle spaziali di Peracchini. Basti pensare che al posto dei progetti faraonici annunciati ora si impieghino le risorse della Regione per la riqualificazione del Parco della Rimembranza… che non è propriamente un’opera strategica. Le priorità sono quelle che fanno la differenza. E sulla sicurezza, che doveva essere una di quelle del sindaco, è mancata la discontinuità: all’Umbertino, per esempio, non è cambiato nulla e il degrado regna sovrano”.

I saluti di rito di Sergiampietri e Mora sono stati l’occasione per annunciare la presentazione, tra una settimana, dei membri dei dipartimenti che porteranno avanti il lavoro all’interno del partito e di spiegare che al termine della campagna di tesseramento ci saranno i congressi comunali e provinciali.

L’onorevole Bagnasco ha auspicato “un cambio di rotta” da parte della maggioranza e di Toti: “Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Alla Spezia ci siamo trovati a margine di una coalizione in cui riteniamo di essere parte centrale e determinante. Su uno dei grandi temi, quello del Felettino, devo dire che ricordo che doveva nascere nello stesso periodo dell’ospedale di Rapallo dove la struttura è presente da anni. Ovviamente la colpa non è solamente dell’ultima amministrazione, anzi il centrosinistra ne ha molte di più, ma la frattura con il sottosegretario Costa, che certamente si sta impegnando al massimo per il suo territorio, grida vendetta”.
Il deputato ha assicurato che Forza Italia resta nell’alveo del centrodestra e ha accusato Toti di furto di identità nei confronti del partito azzurro, tanto che molti elettori, secondo recenti sondaggi, confondono il governatore con Forza Italia.

“Cenerini? Non ha adempiuto alle indicazioni del partito, che gli chiedeva di ampliare gli iscritti di essere inclusivo. Oggi, comunque, non è un nostro iscritto. Ora le cose stanno decisamente cambiando. Si stiamo che valiamo 8/10 per cento dei voti e quindi siamo determinanti per il futuro della Spezia. Un centrodestra senza forza Italia non può esistere. E’ presto per parlare delle prossime elezioni amministrative, ma rileviamo che su Forza Italia c’è molto entusiasmo e certamente correremo insieme a Liguria popolare”.

Da Roma, in collegamento telefonico, Maurizio Gasparri, responsabile nazionale enti locali, ha porto un saluto a Caratozzolo parlando di una adesione che rientra “nella volontà di allargamento e rilancio del partito. Non abbiamo volontà di rottura ma non possiamo nemmeno accettare la subalternità. Siamo in campo per rilanciare e far vincere il centrodestra, ma vogliamo essere rispettati”.

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