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Post sciopero

"Siamo preoccupati per la scuola, a queste condizioni si impoverisce la società"

Sciopero per la scuola

In occasione della manifestazione lanciata da “Priorità alla Scuola” in più di 60 comuni d’Italia, come Federazione Giovanile Comunista, eravamo in Piazza Europa, alla Spezia, preoccupati, come giovani, come studenti e come Comunisti per la situazione della scuola e di tutta la parte “educante ed educata” della nazione.

Assieme ad altri studenti, a insegnanti, a lavoratori del settore, a genitori pretendiamo si torni al più presto nelle aule, in sicurezza ed in adesione ai dati A.S.L. ufficiali che non comportano una valida ragione per la chiusura in quanto, con numeri ben peggiori, tutta la parte produttiva del paese non è, nemmeno lontanamente, toccata dalla possibilità di fermarsi.

Purtroppo, l’insieme dei governi che si sono susseguiti durante questa pandemia, prima il governo Conte e poi quello Draghi, non hanno il benchè minimo interesse a formare cittadini consapevoli ma solo quello di preparare schiavi del consumo pronti all’uso ed allo sfruttamento a cui sempre più lavoratori italiani sembrano costretti a fare l’abitudine.

La situazione della scuola italiana si fa sempre più grave: ad una centralità declamata corrispondono beffardamente scelte in senso contrario, per l’oggi e per il domani. E così se, da un lato, nulla si fa per fronteggiare i drammatici problemi che docenti, lavoratori e lavoratrici ATA, studenti, famiglie, vivono ogni giorno, dall’altro, la definizione degli organici per il prossimo anno scolastico sta riproponendo le strade disastrose di questi anni, mettendo a rischio una regolare ripresa delle lezioni a settembre.

Anche la gestione dei fondi del Recovery Plan per l’istruzione appare non solo caratterizzata da dosi abbondanti di propaganda e confusione ma anche condizionata da indirizzi di chiaro stampo aziendalistico.

In questo quadro la giornata di mobilitazione del 26 marzo è stata un’occasione per denunciare e contrastare la riproposizione di una politica che ferisce il ruolo della scuola pubblica, colpisce le condizioni di chi lavora nell’istruzione, impoverisce l’intera società.

Da Comunisti continuiamo nella lotta, non esistono altre strade.

Federazione giovanile comunista italiana
Federazione della Spezia
Sezione Sarzana e Val di Magra

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