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Politica

"Nucleare pulito, area Enel sarebbe perfetta"

Lo sprone dell'europarlamentare Pd Brando Benifei: "Positivo che Toti abbia capito importanza di questa possibilità".

Brando Benifei

La giunta Regionale ha approvato la delibera con la quale presenta ufficialmente la candidatura presso L’Enea per ospitare il centro di ricerca che costruirà il DTT-Divertor Tokamak Test. Brando Benifei, Eurodeputato spezzino del Pd, commenta così: “Si tratta di una buona notizia e, anche se non convince fino in fondo la doppia candidatura della Spezia e di Ferrania, per una volta Toti e Rixi hanno capito che il nostro territorio non può perdere l’occasione costituita da 60 milioni di Euro di fondi europei e 500 milioni di investimenti complessivi con assunzioni fino a 1500 persone fra occupazione diretta e indotto. Va inoltre ricordato, per quanto la parola nucleare faccia sempre paura, che non si tratterebbe della tradizionale fissione, bensì di fusione, ovvero ricerca di altissimo livello, energia pulita e sicura, che può proiettare a livello mondiale il territorio che ospita tale realtà”.

Il DTT-Divertor Tokamak Test sarà un nuovo centro scientifico-tecnologico fra i più grandi d’Europa, che in particolare si occuperà di fusione nucleare pulita e sicura. Verrà costruito da ENEA in partnership con i consorziati europei di EUROfusion che, sotto la guida della Commissione Europea e grazie al sostegno del programma ITER, coordinano le attività di ricerca sulla fusione nucleare.

“A Bruxelles – continua Benifei – abbiamo votato in novembre per il rifinanziamento del programma sulla ricerca per energie pulite, e in Parlamento le destre estreme e il M5S, nel boicottare il bilancio europeo, hanno detto no anche a questo tipo di investimenti e di opportunità per il territorio. Siamo tuttavia riusciti a salvaguardare un finanziamento adeguato, perché parliamo di eccellenza scientifica a livello globale, di 2 miliardi di Euro di ritorno economico, e di una strategia di riconversione industriale seria per il sito dell’area ENEL della Spezia, che per requisiti e dimensioni appare particolarmente adatta. Sono contento che Toti abbia capito l’importanza di cogliere questa opportunità, ma non si immagini che con la candidatura il percorso sia concluso. Dobbiamo lavorare sodo e con collaborazione istituzionale per proporci con credibilità e coerenza in vista della valutazione di ENEA, in primis sciogliendo i nodi sulla destinazione dell’area industriale e la sua bonifica, poi lavorando con le realtà imprenditoriali che su Spezia sono già attive nell’ambito del progetto ITER (come ASG Superconductors, Gruppo Malacalza) e coi cittadini perché il centro DTT sia un progetto concreto e condiviso.”

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