La Spezia - Oggi si è tenuto il primo incontro del Tavolo interistituzionale di prevenzione e lotta al caporalato, convocato dal Prefetto della Spezia, a cui erano presenti i rappresentanti delle seguenti organizzazioni: Sindaco del Comune della Spezia, Sindacati Confederali, Rete Imprese, Confindustria, Inps, Ispettorato del Lavoro, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza.
Da questa prima riunione è emersa l’esigenza condivisa di avviare sin da subito percorsi formativi sia per le aziende sia per i dipendenti al fine di contrastare qualunque forma di sfruttamento dei lavoratori- stranieri e non- fornendo strumenti utili e concreti per intercettare il fenomeno sin dalla sua origine e per dare supporto fattuale a coloro che intendono denunciare eventuali illegalità.
Nel contempo, con il coordinamento della Prefettura, è stata istituita una task force composta da Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Ispettorato del Lavoro ed INPS per dare l’avvio ad un programma di controlli congiunti.
“L’incontro di oggi è stato solo un primo passo” - ha commentato il Prefetto, Maria Luisa Inversini, - “ma sono fiduciosa che ci si stia muovendo nella direzione giusta per dare una risposta istituzionale forte ad un fenomeno deplorevole e che minaccia fortemente l’immagine del tessuto industriale spezzino in Italia e di tutto il comparto del made in Italy all’estero.”
“L'obiettivo a lungo termine che ci siamo prefissati, in concerto con le categorie sindacali coinvolte, è pervenire ad un protocollo provinciale per la legalità nei cantieri, proposta che la maggioranza degli interlocutori ha condiviso” hanno affermato invece Lara Ghiglione, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Mario Ghini, Uil, che hanno sottolineato: “Sarebbe un'esperienza nuova ed unica che ci permetterebbe di trasformare un fatto grave in una opportunità per lavoratori, imprese e cittadini. Abbiamo apprezzato la solerzia con cui il Prefetto ha organizzato questo incontro e la disponibilità, soprattutto da parte delle Forze dell’Ordine, di collaborare. Abbiamo convenuto che il primo obiettivo a breve termine sarà agire sulla formazione alla legalità delle aziende, dei professionisti (consulenti e commercialisti) e dei lavoratori, per favorire la conoscenza e la prevenzione del fenomeno. Altri aspetti importanti saranno facilitare il dialogo tra committenti e aziende dell'indotto e implementare e allargare i controlli.
Il Prefetto riconvocherá le parti al massimo ai primi di gennaio; nel frattempo come Sindacati lavoreremo a proposte concrete e ad una prima bozza di piattaforma da sottoporre a tutti gli interlocutori.”