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La vertenza è sul tavolo del mise

Ex Call&Call, Ugolini (M5S): "Rispettare clausole, si salvaguardino tutti i 238 lavoratori"

Il consigliere: "L’accordo sottoscritto a settembre prevedeva la continuità occupazionale, a parità di contratti di lavoro e stipendio, a tutti i lavoratori”.

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“La risoluzione del contratto tra Findomestic e la ex Call&Call (assorbita nel gruppo Aqr lo scorso settembre) non deve penalizzare i lavoratori spezzini, che hanno peraltro acquisito negli anni alti livelli di professionalità e competenze. Bene dunque che la vertenza sia finita sul tavolo del Mise: auspichiamo che la subentrante sia chiamata a onorare gli impegni. Ricordiamo infatti a Transcom, l’azienda svedese che si è aggiudicata la commessa Findomestic, che qui è in essere un preciso impegno a rispettare l’applicazione della clausola sociale nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti norme di legge e di contratto. Il mantenimento di tutti i 238 posti di lavoro deve dunque essere la priorità: leggere che sarà confermato solamente l’80% dei lavoratori spezzini non è una buona notizia. Che ne sarà infatti del restante 20%? Parliamo di una cinquantina di posti di lavoro”, dichiara il consigliere regionale Paolo Ugolini. “Come M5S – conclude il consigliere pentastellato -, seguiremo attentamente la vertenza tenendo fermo quanto siglato lo scorso settembre tra l’allora Call&Call, presente sul territorio spezzino da quasi vent’anni, e il gruppo Aqr: l’accordo prevedeva infatti la continuità occupazionale, a parità di contratti di lavoro e stipendio, a tutti i lavoratori”.

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