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L’addio a Salines, Peracchini: "Una deroga per intitolargli un luogo della città"

Il sindaco annuncia l'intenzione di dedicare all'attore scomparso una strada o una piazza. Il dolore della direzione artistica del Teatro Civico.

Antonio Salines

Cordoglio per la morte di Antonio Salines, grande interprete teatrale e regista, scomparso oggi a 84 anni. L’attore era nato alla Spezia il 1° luglio 1936.
Maschera d’oro 2019 del teatro come migliore interprete protagonista, Salines, diplomato nel 1959 all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, era venuto per l’ultima volta nella sua città natale il 14 marzo 2018, portando sul palcoscenico del Teatro Civico “Gente di facili costumi”, una produzione del Teatro Belli di cui è stato direttore artistico.

“Un figlio illustre della nostra città ci ha oggi lasciato e con lui si è spenta una delle più grandi voci del teatro italiano – dichiara il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – Ricorderemo per sempre Antonio Salines nel suo ultimo lavoro andato in scena al Teatro Civico nel 2018 e perché resti scolpito per sempre nella memoria storica e culturale della Spezia sarà mia cura attivare immediatamente la procedura in deroga alle normali norme per dedicargli un luogo nella sua città natale. Il teatro era tutta la sua vita, a cui ha dedicato talento, passione e sacrifici: credeva nella grande storia del teatro italiano che ha personalmente portato avanti fino all’ultimo giorno. A nome di tutta la città, esprimo il più profondo e commosso cordoglio per la sua scomparsa, esprimendo alla sua famiglia e a tutto il mondo dello spettacolo le mie più sentite condoglianze.”

“Siamo addolorati per la scomparsa di un’eccellenza spezzina del teatro italiano, un grande interprete che ha portato la sua arte sui palcoscenici nazionali più importanti. – afferma Alessandro Maggi, presidente della Commissione di Direzione Artistica del Teatro Civico – Antonio Salines ha lavorato con i più grandi nomi del teatro, da Vittorio Gassman a Carmelo Bene, con il quale fondò nel 1959 la compagnia de I Ribelli. Grazie alla sua capacità di spaziare dai grandi testi classici ad opere di drammaturgia contemporanea può essere definito un artista puro, che ci mancherà tantissimo”.

“Grande dolore in tutto il mondo del teatro per la scomparsa di un’eccellenza spezzina, un immenso interprete teatrale che ha fatto la storia del palcoscenico italiano, direttore artistico da mezzo secolo del Teatro Belli a Roma e riferimento per intere generazioni di giovani attori – dichiara Matteo Taranto –. Ho avuto la fortuna di condividere sia il set che il palcoscenico con Antonio e impresso resterà in me il ricordo di un professionista dotato di grande attenzione sul lavoro e di grande dolcezza nel quotidiano”.

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