La Spezia - La notizia sta rapidamente facendo il giro del mondo. Primi a batterla il quotidiano The Daily Beast, seguito dal quotidiano estone Eesti Ekpress, France Presse e Interfax. Tarmo Kouts, ricercatore in campo oceanografico, è stato condannato a tre anni di carcere per aver svolto attività di intelligence a favore della Repubblica Popolare Cinese. L'uomo, 57 anni, un passato presso l'Università di Tallin, è stato impiegato dal Ministero della Difesa del suo Paese distinguendosi per i risultati dei suoi lavori. Dal 2006 avrebbe collaborato poi con il Centro per la ricerca e la sperimentazione marittima della NATO con sede alla Spezia. Prima come membro del comitato scientifico e, dal 2018 al 2020, come vicepresidente, riporta The Daily Beast che cita Aleksander Toots, direttore dei servizi segreti estoni.
Dopo essere stato tenuto sott'occhio per qualche mese, Kouts sarebbe stato arrestato il 9 settembre del 2020 insieme ad un complice, la cui identità non è stata svelata e che andrà a processo a sua volta nei prossimi giorni. L'arresto stesso non era stato rivelato fino ad oggi. A condurre l'indagine sullo scienziato, personalità di primo piano nel proprio campo, i servizi segreti del Paese baltico, noti come KAPO, che ritengono lo scienziato fosse legato alla Cina appunto dal 2018. In possesso di informazioni riservate sull'attività scientifica dell'Alleanza Atlantica, sarebbe stato fermato prima di passarle alla controparte, evitando in questo modo l'accusa di tradimento.