La Spezia - Ha iniziato a tempestarla di pugni e calci nel tentativo di strapparle la borsa che aveva indosso. Si è fermato solo quando è riuscito ad ottenere quello che cercava, per poi dileguarsi a gran velocità. Una fuga che è durata poco per il rapinatore, un italiano di 33 anni già conosciuto agli uffici, bloccato pochi minuti dalla Polizia dopo presso la stazione di Migliarina con ancora il bottino addosso.
L'aggressione è avvenuta ieri sera al Favaro ai danni di una donna, soccorsa da alcuni passanti subito dopo il fattaccio. In pochi minuti sul posto sono arrivate le volanti della questura che hanno potuto constatare di persona i vistosi segni delle percosse. In attesa dell’arrivo del 118, la donna ha raccontato ai poliziotti di essere stata avvicinata da un uomo che, con la violenza, le ha portato via il borsello contenente portafogli, cellulare e chiavi dello scooter.
La vittima ha fornito una dettagliata descrizione dell’aggressore, che ha permesso agli agenti di mettere in piedi una battuta di tutta l’area e dei quartieri di quella zona di città, rintracciandolo poco dopo nei pressi della stazione ferroviaria di Migliarina. Era già destinatario di un avviso del Questore della Spezia fin dallo scorso mese di ottobre a causa degli innumerevoli reati commessi. Oltre agli effetti della vittima, su di lui le inequivocabili tracce dell’aggressione.
Al momento dell'identificazione si trovava in compagnia di un pregiudicato tunisino 20enne, estraneo ai fatti, che, colpito da divieto di dimora nel comune della Spezia per due anni emesso dal Questore della Spezia nel gennaio scorso, è stato denunciato per l’inosservanza del provvedimento.
La vittima dell’aggressione, dopo le prime cure sul posto,è stata trasportata presso l’Ospedale Sant'Andrea e ricoverata in osservazione, mentre l’autore della rapina, arrestato dagli agenti della Volante, è a disposizione dei giudici che, dopo aver convalidato l’arresto, nella tarda mattinata di oggi, ne hanno disposto la custodia cautelare in carcere. Approfondimenti in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, originati comunque da un litigio e dalla successiva rapina, dopo una serata trascorsa insieme. Lo scooter e la refurtiva recuperati sono stati restituiti alla vittima.