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Uaar La Spezia: "Libero accesso ai mezzi farmacologici per interruzione gravidanza"

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“Come nuovo coordinatore della sezione spezzina della UAAR, e nella tradizione dell’associazione, desidero esprimere la nostra solidarietà al mondo delle donne nella affermazione del loro diritto di accesso ai mezzi farmacologici per l’interruzione della gravidanza”. Così in una nota Michele Salvi, che aggiunge: “Alla mia età mi ricordo ancora in modo indelebile i tempi nei quali, a Milano, dove abitavo, per abortire le donne dovevano andare o da medici compiacenti o alla clinica semiufficiale dove si facevano gli interventi. Da chimico ho vissuto dall’interno del sistema, con sollievo, lo sviluppo sia della pillola del giorno dopo che quella per l’interruzione farmacologica, che pur lasciando purtroppo sempre problemi esistenziali e psicologici alla donna, le evitano almeno le passate esperienze interventistiche. Ora non resta che continuare la lotta per laicamente per aiutare tutti a sdrammatizzare una soluzione triste, ma fisiologicamente simile alla frequenti interruzioni naturali”.

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