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Gli scenari

Rsa Mazzini, lunedì l’aggiudicazione della nuova gara

Coopselios e Elleuno in corsa per un anno di gestione della struttura che attende i lavori di riqualificazione. Resta il dubbio sulla ricollocazione di tutti i lavoratori.

Rsa Mazzini

Lunedì si conoscerà il nome del nuovo aggiudicatario della gestione della Rsa Mazzini. Lo ha annunciato il direttore amministrativo di Asl 5, Antonello Mazzone, nel corso della seduta della commissione consiliare Economia, lavoro e occupazione, presieduta da Fabio Cenerini. “Il Suar – ha spiegato Mazzone – ha annullato la gara precedente, quindi ora abbiamo maggiore motivazione nel poter aggiudicare la gara in questione, unico modo per mantenere in vita il complesso e dare risposte in tempi brevi ai lavoratori. Le offerte sul tavolo sono quelle di Coopselios ed Elleuno e non appena avremo un aggiudicatario lo contatteremo subito per conoscere la situazione effettiva degli operatori che saranno impegnati in queste strutture, così da poter valutare quanto prima le condizioni di chi non svolge mansioni a carattere sanitario”.
Una risposta, quest’ultima di Mazzone, alle domande poste nel corso della commissione da Assunta Chiocca, segretaria provinciale Nursind, e da Donatella Riccio, segretaria amministrativa Nursind, preoccupate per il destino dei lavoratori che negli ultimi mesi hanno assistito all’avvicendamento con Kcs e all’esplosione del problema Covid all’interno della struttura.

“La situazione è complessa e la gara comprende anche gli spazi dedicati a “Dopo di noi”. La Rsa Mazzini sin dagli anni Novanta – ha ricordato Riccio – ha puntato molto sulla qualità del servizio, diventando anche un esempio. Oggi è una struttura quanto mai necessaria per assolvere al servizio assistenziale e sociale, anche perché ci sono tante persone rimaste sole a causa del Covid-19. Per questo sono importantissime le tempistiche ristrutturazione per le quali abbiamo proposto di iniziare a ristrutturare dai centri diurni dove sono necessari interventi meno impegnativi”.

Il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Giulia Giorgi, ha ricordato che sono stati stanziati 450mila euro per sostituire gli infissi e rendere agibili il primo e il secondo piano. “Parallelamente – ha dichiarato Giorgi – insieme ad Asl stiamo lavorando per la massima tutela dei lavoratori. Abbiamo infatti proposto, anche grazie al lavoro della dirigente Stefania Branchini, di ricollocare parte dei lavoratori nel servizio di assistenza domiciliare, che svolgiamo con la stessa Kcs, oppure di offrire un servizio aggiuntivo tramite l’appalto dell’assistenza domiciliare. E’ più difficile ricollocare chi non è sociosanitario. E qua chiediamo aiuto ai sindacati”.

“Prenderemo in carico le criticità che emergeranno – ha proseguito Mazzone – e cercheremo di trovare una soluzione presso aziende che hanno appalti con Comune e Asl in settori come quello della ristorazione o delle pulizie… ma dobbiamo determinare prima quali figure sono più in difficoltà. Per questo ormai ha senso attendere di capire cosa accadrà lunedì. Senza dimenticare che si tratta di una gara ponte di un anno prorogabile di un altro anno. Sarà il momento di mettersi al lavoro per elaborare un nuovo capitolato di concessione che preveda i lavori mancanti e necessari, ma anche il ritorno a 125 posti letto, a pieno regime, eliminando i 75 di area buffer”, ha concluso il direttore amministrativo.

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