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"troppe promesse disattese"

Funerali e Pa, dalla commissione spezzina: "Legge va cambiata"

Dopo lo stato di agitazione sindacale e la comparsa di uno striscione sulla facciata di Via Carducci dalla III commissione il presidente contatterà il sindaco affinché nell'audizione in Regione venga ribadito che la legge va cambiata.

Lo striscione affisso all'esterno della Pubblica assistenza della Spezia

Lo stato di agitazione sindacale e il rischio occupazionale della Pubblica assistenza della Spezia, per la legge regionale sui servizi funebri, sono approdati in Commissione III. Quest’oggi all’audizione hanno partecipato Marzia Ilari e Fabio Cidale di Fp Cgil e Cisl Fp. Mentre il dibattito è tornato virtualmente tra i banchi della commissione comunale, fuori dalla sede di Via Carducci, è stato affisso uno striscione per mantenere alta l’attenzione sul tema della legge regionale sui servizi funebri. Al termine della riunione il presidente Fabio Cenerini si è fatto carico di avvertire il sindaco affinché le istanze mosse dai commissari vengano tenute in conto durante l’audizione nella commissione regionale, prevista lunedì alle 14, alla quale parteciperà il primo cittadino.
A richiedere quella spezzina è stato Guido Melley: “Questa vertenza si trascina da quasi un anno e tutte le forze politiche hanno riconosciuto che la legge va cambiata – ha spiegato -. Ricordiamo che la Pubblica assisenza fa anche da calmiere sul mercato. Il percorso regionale sembrava essere partito, ma l’iter ora sembra fermo. Noi come commissione eravamo intervenuti e in vista della Commissione regionale sanità di lunedì rinnoviamo la nostra posizione. La Pubblica assistenza è pubblica e così deve rimanere. L’ipotesi di trasformare questa associazione in Srl mi lascia perplesso. Come gruppo LeAli a Spezia e Lista Sansa saremo su questo fronte fino all’ultimo. Chiediamo ai sindacati la motivazione dello stato di agitazione”.
“E’ un po’ buffa la questione su questa legge – ha aggiunto il presidente Cenerini – perché tutti erano contrari e vedere che questa situazione non si sblocca fa riflettere. Condivido quello che sostiene Melley, la Pubblica assistenza fa servizi assolutamente utili per la società”.
Sono seguiti gli interventi dei sindacati. Ad aprire è Marzia Ilari di Fp Cgil: “La vicenda della Pubblica assistenza ci sta a cuore e recentemente il personale ha optato per lo stato di agitazione. La Pubblica assistenza ha un ruolo fondamentale per tutta la popolazione ed è unica nel suo genere, perché è un ente pubblico e investe tutto il guadagno dei servizi funebri per la comunità. Solo nel 2020 hanno consegnato 3mila spese a famiglie in difficoltà e assistito 104 famiglie. Questa azienda pubblica garantisce la sua continuità senza ulteriori finanziamenti. C’è forte preoccupazione anche per i lavoratori e a tutte le istituzioni rivolgiamo un appello. Questa legge rischia di tirare una croce sopra a una realtà virtuosa che sostiene le famiglie dei lavoratori e chi ne richiede i servizi”.
Fabio Cidale di Cisl ha aggiunto: “Tutti si sono detti contrari a questa legge e mette in discussione la Pubblica assistenza stessa. Noi confidavamo che dopo la campagna elettorale sarebbe arrivata una soluzione, ma a distanza di poco tempo tutto tace. Il 31 è una giornata fondamentale per la città: 130 anni di storia vanno coltivati e portati avanti. Se questa realtà venisse meno, cosa succederà? Speriamo in una vostra presa di posizione unanime”.
“Questa commissione si è espressa a favore della Pubblica assistenza – ha aggiunto Cenerini – evidentemente non c’è la volontà di farlo”.
Ha ripreso la parola Guido Melley che ha spiegato: “La modifica di questa legge è scheletrica, non so se sia l’unica. L’oggetto di questa modifica è stato depositato il 4 dicembre. E si è invitato a fare la modifica all’articolo 1. Anche per me è curioso non riuscire ad approvare una modifica banale. Forse è vero, manca la volontà. Se lunedì 31 ci saranno delle audizioni, da lì a poco speriamo che il provvedimento vada in aula. I tempi sono strettissimi”.
E’ poi intervenuto Marco Raffaelli: “Cerchiamo un’altra azione che parta anche da noi. Propongo una mozione urgente per il prossimo consiglio comunale per dare voce e stimolo a queste istanze”.
Donatella del Turco ha aggiunto: “Possiamo fare un documento, una mozione per sollecitare il consiglio regionale ad attivarsi per non arrivare al 31 luglio. Non deve essere una questione di politica ma di buon senso e riconoscenza nei confronti della Pubblica assistenza”.
Lorenzo Forcieri ha detto: “Non è una cosa banale, non si capisce come sia stato possibile approvarla. Io non dovremmo affrontare questo tema solo sostenendo la Pubblica assistenza, dovremmo introdurre il fatto che queste associazioni tutelano chiarezza e moralità”.
Nel suo intervento, segnato da continue interruzioni si linea, Patrizia Saccone ha detto: “Sono d’accordo con lei presidente e la Pubblica assistenza ha tutta la mia solidarietà. I sindacati hanno fatto bene a operare per lo stato di agitazione sindacale. La politica ha preso un impegno e deve rispettarlo. Sono anche in imbarazzo perché su questo tema come commissione ci eravamo attivati. Vorrei che passasse la moda della politica che annuncia”.
Dopo una breve sospensione, di 10 minuti animata da un animato botta e risposta sulla seduta a distanzaqui , ha chiesto la parola Emanuele Corbani in merito all’inquadramento dei lavoratori e se hanno avuto opinioni in merito alla legge anche dal settore privato.
Il commissario Manfredini ha aggiunto: “Confido nei sindacati, condivido la proposta di Marco Raffaelli e dobbiamo rafforzare le nostre richieste. C’è un problema di tempi però, perché l’audizione in Regione sarà lunedì pomeriggio e la mozione urgente non sarebbe presentata prima di lunedì. Credo sia necessario, rammentare il sindaco che c’è anche la sua audizione e sarebbe opportuno ricordare al sindaco un documento approvato in precedenza da questa commissione. Il sindaco nella sua audizione dovrà tenerne conto”. Ha risposto Cenerini dicendo: “Contatterò il sindaco per ricordargli la nostra presa di posizione”.
I sindacati hanno aggiunto: “Rispetto alla vertenza sindacale, in questo momento una parte dei lavoratori rientra nel Pubblico, un’altra è stata assunta con contratti a termine tramite agenzie interinali. Il loro futuro è la nostra preoccupazione. I lavoratori interinali rischiano di restare senza lavoro”.
Il commissario Pecunia ha aggiunto: “Chiedo un impegno preciso al sindaco e di fare presente in commissione per la tutela dei lavoratori a rischio. Non ci interessano i numeri: serve che questa commissione si attivi. Lunedì il sindaco deve essere portavoce di questa commissione e tutelare i lavoratori. Quando si tratta la salvaguardia del lavoro la commissione è sempre compatta e in questo caso non ci sono differenze politiche”.
E’ intervenuto il commissario Caratozzolo che ha detto: “Su questa vicenda se ben ricordo, qualcuno parlò di mero errore, però mai corretto. Sottoscrivo la proposta e diamo un senso alla nostro modo di politica”.
E’ intervenuto nuovamente Guido Melley: “Come LeAli a Spezia il gruppo regionale, assieme a Sansa, è pronto a votare il cambio della legge. Mi auguro che sia così anche in consiglio. Ho una proposta: quel documento con un piccolo aggiornamento da trasmettere al sindaco. Lo riapproviamo questa sera e lo inviamo al primo cittadino, in modo che possa ribadirlo”.
Si è aggiunto il commissario Costantini: “Sono solidale con i sindacati e per l’ottimo lavoro che stanno facendo. Il metodo su come procedere e sottoscrivo ciò che ha detto il consigliere Melley. Sono favorevole a qualsiasi iniziativa per salvaguardare la Pubblica assistenza”.

Al termine della riunione, il consigliere Cenerini ha ricordato dell’impegno preso nei confronti dei colleghi e dei sindacati auditi: avvertire il sindaco e ricordare nella seduta di lunedì che la commissione spezzina vuole il cambio della legge.

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