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Politica

Lerici, la lista Vara sposa l’idea di un Parco interregionale

Il Golfo visto dal promontorio del Caprione

Lunedì sera a Lerici la lista’Noi siamo il golfo dei poeti” con il candidato a Sindaco Roberto Vara si è incontrata con il commissario del Parco di Montemarcello Magra Vara, Pietro Tedeschi. “L’incontro – spiegano dalla lista – è servito per focalizzare l’attenzione sulle aree naturali protette, sull’Ente Parco e le sue politiche ambientali, territoriali e socio economiche. Comune la convinzione di considerare gli enti parco liguri, e in particolare il Montemarcello Magra Vara, una risorsa e un volano per attività economiche, giuste e sostenibili, nel campo della tutela della biodiversità, della salvaguardia del territorio, della qualità della vita. Un sistema di governo capace di attivare sinergie e fare squadra con tutti gli attori coinvolti, per progetti e azioni in grado di intercettare finanziamenti nazionali ed europei. Il comune di Lerici ha la maggior parte della sua superficie nel Parco e questo deve trovare negli assetti di governo dell’ente il suo giusto riconoscimento. Il parco è stato sottoposto in questi ultimi anni a un attacco, tutto politico, da un consigliere regionale. fino a chiedere esplicitamente la sua abrogazione e dall’altra, in modo subdolo, con progetti di attività turistico imprenditoriali che minano i principi costituenti delle aree naturali protette.

Vara ha assicurato che la sua amministrazione “sarà sempre attiva per valorizzare e tutelare l’Ente e migliorare quelle che appaiono agli occhi dell’opinione come storture in merito ad alcune procedure d’ufficio, ma che in realtà non inficiano il valore intrinseco del Parco stesso.
Il parco deve essere reso strutturalmente efficiente, dotato di mezzi e personale per poter
affrontare e risolvere tutte le problematiche poste dagli enti dalle attività economiche e dai
cittadini”. I presenti hanno convenuto che occorra anche alzare di livello la discussione sulla tipologia di Parco. “Un Parco interregionale – concludono dalla lista – con la Regione Toscana che comprenda la parte fluviale del Magra che in quella regione non è area protetta, per arrivare a un Parco Nazionale. Lo richiedono i problemi ancora aperti: le 43 discariche presenti, le aziende incompatibili come i frantoi di ghiaia, i cantieri, la flotta nautica”.

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