- Chi dalle colline ha dato un'occhiata giù, verso il mare non può non aver notato quella nebbia fittissima e anomala che ad una prima vista superficiale sembrava piuttosto essere il fumo di un incendio. E invece no: la Pasqua 2020, senza le spiagge inondate di turisti e visitatori, ci regala l'ennesimo fenomeno naturale di questo assurdo periodo di 'quarantena'. Un fenomeno che tuttavia in Liguria non è esattamente la prima volta che si apprezza, anzi. Sulle nostre coste questo fenomeno è riconosciuto col toponimo "Caligo" e si verifica soprattutto nel periodo tardo invernale e primaverile. Altro non è che nebbia marittima da avvezione calda che emerge in presenza di un flusso mite da sud generato da un rinforzo dell’anticiclone subtropicale africano con una superficie marina fredda, capace così di raffreddare gli strati bassi dell’atmosfera immediatamente prossimi al contatto con la superficie del mare. L’acqua marina entrando in contatto con l’aria mite che scorre al di sopra della superficie, finisce per evaporare e tende a condensare rapidamente formando, cosi, delle minuscole goccioline di vapore; se la temperatura dell’aria raggiunge il punto di rugiada si forma la nebbia che viene sospinta sui litorali dalle brezze di mare. Nel video allegato l'effetto della nebbia marittima ripreso in time-laps dalle colline del Golfo.