Cinque Terre - Val di Vara - Slitta il progetto di potenziamento, riqualificazione ed efficientamento del Parco eolico della Cappelletta, dal Passo delle Centro Croci, comune di Varese Ligure, al confine con il Parmense. Era lo scorso agosto quanto la Provincia della Spezia ha rilasciato alla società richiedente, la spezzina Fontenergia l'autorizzazione per realizzare l'intervento, che prevede la demolizione dei quattro generatori presenti e l'installazione di tre nuovi aerogeneratori, due dei quali posizionati su basamenti esistenti, mentre uno da sistemare in una nuova posizione, più a settentrione. Tuttavia, Fontenergia ha chiesto a Via Veneto di modificare l'autorizzazione per quanto concerne il termine entro il quale iniziare i lavori, prorogandolo di un anno, cioè al 12 febbraio del 2022.
Questo per una serie di precise ragioni: perché persistere della pandemia rende difficoltose le operazioni preliminari alla predisposizione del cantiere, quali il reperimento sul mercato europeo degli aerogeneratori e delle ditte specializzate per il loro montaggio; perché le norme vigenti sull’accesso agli incentivi non consentono l’ottenimento degli stessi qualora i lavori comincino prima della protocollazione della domanda di accesso ai bandi che vengono periodicamente effettuati; infine, perché le attuali condizioni meteoclimatiche hanno portato sul sito di intervento abbondanti precipitazioni nevose che stanno ritardando il completamento degli atti di frazionamento catastale necessari per l’acquisizione definitiva del diritto di superficie delle aree a suo tempo indicate nei preliminari di vendita.
Tutte ragioni riportate nella determina odierna con cui gli uffici della Provincia della Spezia, ritenendo “condivisibili data l’eccezionalità della situazione sanitaria in essere” le motivazioni alla base della richiesta di Fontenergia, accordano il ritocco auspicato. Il nulla osta di Via Veneto infatti ora segnala che l'autorizzazione verrà sospesa “qualora i lavori non siano iniziati entro mesi 18 ( e non più sei, ndr) dalla data di disponibilità delle aree e conclusi entro anni tre dall’inizio dei lavori”.