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I dati della vendemmia

Sciacchetrà, annata ok ma il 2007 rimane lontano

Messe ad appassire oltre 35 tonnelate di uve per produrre il famoso vino della Cinque Terre. In crescita rispetto al 2019. I carabinieri forestali vigilano sul rispetto dei protocolli DOC.

Uve per lo Sciacchetrà

Nel 2020 delle 30 aziende produttrici del vino Cinque Terre DOC, 23 hanno vinificato e 15 selezionato le uve per lo Sciacchetrà. Una di esse ha vinificato circa la metà dell’intera produzione di bianco Cinque Terre. Il quantitativo di uve messe ad appassire per produrre lo Sciacchetrà (35.517 kg) è stato superiore a quello dell’anno scorso (32.673 kg) ed inferiore al 2018 (37.312 kg) annata particolarmente favorevole. Il quantitativo di vino bianco (181.871 litri) è stato circa il 17% in meno dell’anno precedente (219.839 litri).
E’ questo l’esito della vendemmia appena passata, messo in numero dal reparto carabinieri Parco nazionale Cinque Terre e dai colleghi della stazione Parco. A loro spettano i controlli, che un questa campagna vendemmiale sono stati 22 suddivisi in 16 giornate. Gli accertamenti prevengono eventuali condotte dolose e verificano l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto dell’imbottigliato. Si parla, per lo Sciacchetrà, di uno vino che può essere venduto con prezzi al dettaglio variabili da 100 a 400 euro circa al litro.

Rigido il protocollo per la produzione del vino liquoroso famoso nel mondo. Il arziale appassimento delle uve deve avvenire in luoghi idonei, ventilati, fino a raggiungere un tenore zuccherino di almeno 17° alcol potenziali. La vinificazione non può avvenire prima del 1° di novembre dell’anno della vendemmia ed il vino ottenuto non può essere immesso al consumo prima del 1° novembre dell’anno successivo.
I carabinieri forestali dislocati nel parco nazionale controllano annualmente tutta la produzione. Nel periodo autunnale i militari verificano i quantitativi sia di uva posta ad appassire, che di vino ottenuto dalle uve dell’anno precedente, nonché di vino bianco dell’annata, per impedire l’utilizzo di uve o di vino d’altra provenienza. Nel corso dell’anno poi i controlli si spostano sugli esercizi commerciali e ai vigneti iscritti all’Albo della DOC. Dal 2000 ad oggi, il 2007 risulta l’anno di massima produzione di Sciacchetrà (45.515 kg).

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