Cinque Terre - Val di Vara - L'appuntamento con "Scopri la Val di Vara" ci porta questa settimana a Carro alla conoscenza di un borgo visitato quasi cento anni fa dal giornalista Carlo Caselli che ne parla in "Lunigiana ignota". L'impressione che ne trae il Caselli, a differenza di altri paesi della valle, è quella di un borgo ben curato, con belle case e una buona cucina, in definitiva moderno per quel tempo. Quel che più incuriosisce il nostro viaggiatore è la presenza radicata del cognome Paganini. A parte il più noto Nicolò, compositore e violinista di immenso talento, al quale è dedicato il grande Festival che si tiene ogni estate, Caselli ne descrive altri, di ogni censo sociale e attività professionale.
I Genovesi avevano capito con grande lungimiranza che il paese, disteso su una collina in posizione strategica rispetto agli antichi cammini medioevali, era molto importante così da divenire per tempo una importante podesteria della Serenissima Repubblica. Il racconto prende in rassegna anche il mondo agricolo che qui ha radici profonde soprattutto nel settore della castanicoltura. A Carro non casualmente ha sede l'associazione dei Castanicoltori del Levante ligure
che raccoglie aziende e hobbisti della provincia della Spezia e del vicino Tigullio. L'articolo, dal titolo "Il paese dei Paganini", è pubblicato sulla pagine fb Val di Vara e sul portale www.valdivara.it nella parte dedicata agli eventi.