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Da lunedì 9 marzo

Dieci postazioni in sala mostre per riaprire la biblioteca ai giovani

Federica Lavaggi

Il Comune di Levanto riapre la sua sala mostre mettendola al servizio di studenti e lettori per due pomeriggi la settimana: il martedì e il mercoledì, dalle 14 alle 18. L’iniziativa prenderà il via martedì 9 marzo, proseguirà per tutta la durata dell’emergenza epidemiologica e consentirà di supplire alla forzata chiusura delle sale di lettura e studio della biblioteca civica (aperta solo per i prestiti) causata dalla pandemia da Covid-19.
Nella sala sono allestite dieci postazioni singole, alle quali potranno accedere adulti e studenti (dalle scuole medie in su) previa iscrizione alla biblioteca (per i minori di 14 anni deve essere iscritto un genitore) e prenotazione da concordare telefonicamente (0187.802256) o attraverso mail (biblioteca@comune.levanto.sp.it).
All’ingresso verranno applicate le norme anti-Covid, con misurazione della temperatura corporea e igienizzazione delle mani. All’interno si dovrà mantenere il distanziamento sedendo alla propria postazione e non sarà possibile formare dei gruppi, ma si potranno portare strumenti informatici personali (al momento però la sala è sprovvista di connessione Wi-fi).
Nella sala sarà presente personale della biblioteca, che fornirà eventuale assistenza.
Per l’intero periodo di apertura della sala, la biblioteca rimarrà chiusa nelle mattinate di venerdì e sabato.
“È un servizio che attiviamo per venire incontro alle esigenze di tutti coloro che necessitano di uno spazio tranquillo nel quale poter studiare o semplicemente dedicarsi alla lettura, e che purtroppo da ormai un anno non possono utilizzare le sale della biblioteca, dove non è oggettivamente praticabile l’attuazione dei protocolli anti-Covid – spiega l’assessore Federica Lavaggi – Però percepiamo chiaramente che nel nostro paese c’è una grande voglia di riprendere a pieno ritmo le attività culturali collettive, che coinvolgono gruppi di persone accomunate dagli stessi interessi. E soprattutto tra i più giovani, ai quali negli ultimi anni sono state dedicate molte iniziative della biblioteca, anche in collaborazione con le scuole, che hanno valso alla nostra cittadina importanti riconoscimenti (e conseguenti finanziamenti per ulteriori iniziative) dal Ministero per le attività culturali. In questo momento di grandi difficoltà sanitarie, economiche e sociali, l’apertura della sala di studio e lettura è un piccolo segnale: tangibile ma anche simbolico, di fiducia in un prossimo ritorno alla normalità. E di attenzione nei confronti dei giovani, che durante la pandemia devono essere ancora più considerati e tutelati e restare al centro della nostra azione amministrativa”.

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