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Val di vara da scoprire

Alla scoperta di Castè con "Il Cigno"

Oratorio - Castè

Continua il viaggio con il consorzio “Il Cigno” alla conoscenza della Val di Vara sulla pagina fb Val di Vara e sul portale www.valdivara.it. Questa settimana sarà possibile visitare Castè piccolo borgo del Comune di Riccò del Golfo caro a Ubaldo Mazzini, scrittore, storico, poeta dialettale, archeologo, personaggio poliedrico e fine. Fra fine Ottocento e inizi Novecento il borgo fu il salotto culturale degli intellettuali spezzini ospiti fissi di Filippo Paganini, il facoltoso proprietario di buona parte del paese. Fra i suoi
ospiti Ubaldo Mazzini che scrive dell’eccidio di Carpena da parte dei Genovesi nel 1412 con la distruzione del castello e la diaspora dei
pochi sopravvissuti a quella strage. A quel tempo Castè era un minuscolo e anonimo agglomerato di case dove con ogni probabilità trovarono riparo alcuni di coloro che scamparono al massacro. A giusta ragione e con una punta di orgoglio c’è chi ancora oggi rivendica l’eredità lasciata dalla potente podesteria di Carpena. Nel racconto non mancano riferimenti alla attualità ma anche il ricordo di aspetti di vita quotidiana vissuta in modo povero ma dignitoso. Grazie alla testimonianza di Luciano Bonati, memoria vivente del nostro territorio, escono dall’oblio i ragazzi del paese che un tempo arrivavano a piedi fino a Riomaggiore per raccogliere in piccoli recipienti l’acqua del mare utilissima alle madri e alle nonne per trasformarla in preziosissimo sale. Dopotutto questa era la Val di Vara, povera e dignitosa, terra di gente tenace profondamente legata alla propria comunità come la tragedia dimenticata di Carpena ci insegna.

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