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Il caso

La Salvo D’Acquisto di Follo è troppo fredda. I bimbi tornano a casa

Il sindaco Rita Mazzi spiega: "Siamo intervenuti sull'impianto due volte per altrettanti guasti. Il problema al momento è risolto. Siamo al lavor per un riscaldamento più 'green' per i plessi che gestiamo".

La scuola di Via Guerciana a Follo

Prima è stato un pezzo di caldaia, poi il bruciatore. Ed è così che alla scuola materna Salvo D’Acquisto di Follo in Via Guerciana per due volte, in due settimane, i bambini non sono stati fatti entrare perché le temperature non lo consentivano. E vista la ripetizione dell’episodio non sono mancate le segnalazioni.
La sola gestione dei riscaldamenti nelle strutture scolastiche è in mano al Comune di Follo. A riscostruire gli eventi e illustrare qualche aggiornamento è la prima cittadina Rita Mazzi. “La scorsa settimana – ha spiegato ai taccuni di Città della Spezia – si è rotto un pezzo ed è subito intervenuta la manutenzione, ma abbiamo dovuto mandare i piccoli a casa perché era troppo freddo. E’ stato cambiato un pezzo e nonostante la caldaia fosse stata aggiustata, qualche giorno più tardi, si è bloccata non riuscendo ad andare a regime. E’ dunque entrata in azione alle 6 del mattino e dopo la chiusura della scuola, per qualche giorno con il fine settimana di mezzo, il calore non era sufficiente per ospitare i bambini”.

Ieri mattina, poi, il colpo di grazia. “Si è rotto il bruciatore che è stato immediatamente sostituito – ha aggiunto il sindaco Mazzi – ed è rimasto il problema del numero di ore necessarie per riscaldare tutti gli ambienti. A riparazione eseguita la scuola si è scaldata e questa mattina i bambini sono tornati”.
La situazione rimane monitorata e il Comune di Follo ha attivo un project financing: “Permetterà la revisione di tutta l’illuminazione e i sistemi di riscaldamento – conclude -. Non abbiamo ancora tempi certi ma siamo molto avanti con questa pratica. Spero che a breve e in un modo completamente green torneremo a scaldare i nostri plessi scolastici in maniera più adeguata”.

(foto: repertorio)

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