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Provinciali chiuse, l’aiuto di Via Veneto ai Comuni

L'ente pronto a sostenere fino a metà delle spese per gli interventi sulle arterie comunali.

Strada provinciale interrotta

Dare una mano ai Comuni per mantenere le strade di loro competenza quando le arterie provinciali scontano fasi di chiusura. Questo intende fare la Provincia, che ha stilato una serie di criteri per definire le condizioni che daranno priorità a un ente comunale per ricevere il supporto economico di Via Veneto – per il 2021, l’ente provinciale ha stanziato un fondo da 25mila euro. Venendo ai criteri: in caso di chiusura di una Sp, il Comune interessato deve far istanza di contributo allegando una relazione tecnica che specifichi il ruolo alternativo della viabilità comunale rispetto a quella provinciale interrotta, le attività manutentive necessarie nonché quadro economico della spesa e cronoprogramma degli interventi. La Provincia darà inoltre priorità alle aree montane spezzine e “alle situazioni di maggiore criticità nell’accessibilità territoriale (residenza, lavoro, emergenze)”, come si legge nel decreto emesso dal presidente Peracchini, nonché “priorità alle interruzioni della viabilità provinciale dovute a fattori che richiedono interventi complessi di ripristino”. Il contributo massimo concedibile da Via Veneto sarà pari al 50 per cento della spesa sostenuta dal Comune di turno.

“La rete della viabilità provinciale, in particolare nelle aree montane della provincia – si legge ancora -, presenta numerosi elementi di debolezza e criticità dovuti alle condizioni geomorfologiche a fronte della scarsità di risorse disponibili per le attività di manutenzione da parte dell’ente. Laddove non fossero immediatamente disponibili le risorse per risolvere ostacoli alla circolazione dovuti a frane e smottamenti causati da eventi meteorologici avversi si deve ricorrere a ordinanze di chiusura della circolazione nei tratti interrotti delle strade provinciali. Le strade comunali in questi casi possono svolgere il ruolo di viabilità alternativa a quella provinciale interrotta, anche per periodi lunghi, per garantire l’accessibilità territoriale alla popolazione. Il carico di traffico generato dalla sospensione della viabilità provinciale, e la conseguente maggiore intensità di traffico rispetto all’adeguatezza della sede stradale, può incidere significativamente sulle condizioni di usura delle strade comunali interessate come viabilità alternativa”. Di qui la volontà di dare una mano ai comuni, con un comprensibile occhio in più per l’entroterra.

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