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Consumatori Adico:"Privatizzazione dell’acqua, i partiti da che parte stanno?"

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“Se si dovesse arrivare alla privatizzazione delle reti idriche il rischio di aumento del prezzo dell’acqua sarebbe fortissimo. E’ giusto pertanto l’orientamento prevalente nella provincia spezzina, che pare sposare la logica delle reti in mano pubblica” fanno sapere dall’ADICO di Corso Nazionale. “Il problema però – avverte Livio Grazzini, presidente provinciale dei consumatori indipendenti ADICO – è rappresentato dall’accelerazione forzata del cosiddetto decreto Ronchi, che affida ai privati la gestione dei servizi idrici. Ed i privati – secondo Grazzini – hanno necessità di realizzare profitti per poter stare sul mercato”. Al di là quindi degli scenari futuribili su questa aspetto, l’associazione dei consumatori rivela anche che “il nostro Paese ha sempre avuto il maggior consumo di acqua minerale al mondo, con poco meno di 200 litri consumati a testa ogni anno, e che le industrie del settore crescono costantemente. Qualcuno dice che si tratta di libera impresa. Peccato – sottolinea Grazzini – che le acque minerali siano di proprietà pubblica (delle Regioni) che si fanno pagare dalle multinazionali dei canoni ridicoli che non bastano neanche per coprire i costi dei controlli sull’operato dei privati. Su questo tema l’ADICO, in vista delle imminenti elezioni regionali, vorrebbe sapere dai partiti (tutti) cosa pensano”.

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