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Lo scenario

Il Picco in zona bianca avrebbe 5.756 spettatori

E 2.500 in zona gialla secondo le ultime direttive governative. Per entrare serve una dose di vaccino oppure la guarigione nei 6 mesi precedenti oppure un test negativo valido 48 ore.

Curva Ferrovia

Chi spera di tornare a vedere lo Spezia dal vivo dia un’occhiata quotidiana al bollettino Covid. La riapertura degli stadi di calcio dipende infatti direttamente dall’andamento dell’epidemia nelle singole regioni. E ad oggi, per quanto riguarda la Liguria, non ci sono notizie del tutto confortanti. Il Consiglio dei ministri svolto ieri a Roma lega strettamente l’incidenza dei positivi e l’occupazione dei posti letto ospedalieri, sia di normale degenza che di terapia intensiva, alla capienza massima concessa per gli eventi sportivi. Al chiuso, come all’aperto.
Ad un mese dall’inizio ufficiale del campionato di serie A, c’è già una traccia su cui è possibile ragionare. Ben sapendo che, nelle prossime settimane, ci saranno probabilmente trattative tra governo e federazioni sportive per trovare una soluzione la più vicina ai desiderata del mondo dello sport. Che spera ancora di vedere gli impianti gremiti com’era fino all’inverno 2020. “Chiediamo gli stadi riaprano al 100% con pass vaccinale”, aveva auspicato Paolo Dal Pino pochi giorni fa.

Per adesso invece non si va oltre il 50%, concesso solo alle città che si trovino in una regione inserita in zona bianca. Colore concesso ai territori in cui l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. Oppure, anche con incidenza maggiore, “il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 sia uguale o inferiore al 15 per cento” o ancora “il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento”.
Obiettivo oggi pienamente centrato dalla Liguria, che nella settimana scorsa ha conosciuto un’incidenza di 33 casi positivi per 100mila abitanti secondo la Fondazione Gimbe e un’occupazione ospedaliera trascurabile: 1% degenze normali, 3% terapie intensive secondo la Regione. Dati però entrambi in crescita. Con questi parametri, lo stadio Picco potrebbe riaprire per Spezia-Udinese (12 settembre) o Spezia-Juventus (22 settembre) con una capienza teorica di 5.756 posti a sedere. Ovvero la metà degli 11.512 che toccherà quando la nuova Curva Piscina sarà terminata.

Capienza che scenderebbe a 2.500 posti in zona gialla. Questa scatta quando l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 ogni 100mila abitanti, a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento.
Con un’incidenza pari o superiore a 150 casi, si rimane in giallo se “il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento” oppure “il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento”.

L’ingresso è comunque ammesso solo a chie possieda la certificazione verde Covid-19, detta green pass. Per ottenerla bisogna aver effettuato la prima dose vaccinale Sars-CoV-2 o dimostrare la guarigione dall’infezione avvenuta entro i 6 mesi precedenti. In alternativa, si deve fare un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 nelle 48 ore precedenti. In zona arancione o rossa, gli stadi vanno verso la chiusura al pubblico.

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