Starbene, la nota rivista dedicata al benessere, inserisce il borgo di Castè, tra le migliori mete Italiane dove trascorrere una vacanza “Lontano dalla Folla” ma vicino a centri di grande valore artistico, paesaggistico o storico. Infatti il numero 8 di Starbene, in edicola proprio in questi giorni, dedica lo speciale turismo alle vacanze lontano dalla folla. Come spiega la direttrice Francesca Pietra nel suo editoriale, a causa della pandemia è cresciuto enormemente il desiderio di “undertourism”, di trascorrere cioè le vacanze in luoghi belli ma tranquilli, lontani dagli assembramenti e immersi nella natura. Così la giornalista Lorenza Giudotti, anche grazie a un passaparola sui social e a un’accurata ricerca, ha selezionato sei località Italiane “…in grado di soddisfare la voglia di natura , arte e divertimento, senza ritrovarsi in mezzo alla calca”. (cit: starbene n.8/21)
Supportata anche dalle parole della psicoterapeuta Patrizia Vaccaro che sottolinea come in questo momento così difficile, dopo mesi di isolamento, ritrovarsi improvvisamente in mezzo alla folla e al caos potrebbe non essere la soluzione migliore per recuperare le forze e la serenità, Lorenza Guidotti è partita alla ricerca di luoghi che potevano rispondere alla necessità dei tanti lettori alla ricerca di una vacanza rigenerante. Tra i sei luoghi Italiani consigliati per “l’undertourism” l’autorevole magazine, che registra un notevole seguito di lettori grazie alla versione cartacea, web e alla presenza sui social, propone anche Castè, piccola frazione del comune di Riccò del Golfo di Spezia. L’affascinante borgo nascosto tra i boschi della Val di Vara, offre infatti una vacanza lontano dagli assembramenti e a stretto contatto con la natura , una vacanza nella quale praticare numerosi sport, dal trekking alla mountain bike e nella quale sperimentare ritmi di vita lenti a stretto contatto con la piccola comunità di Castè, che si trova in una posizione strategica a poca distanza dalle Cinque Terre, dalla città della Spezia e dalla Versilia.
Il borgo, che sembrava destinato all’abbandono, è oggi rinato grazie alla volontà di una trentina di persone, abitanti o proprietari delle case, che hanno costituito l’associazione “CastèVive!” ed elaborato una strategia di rinascita basata sul turismo sostenibile e sull’arte. “Speriamo che questo importante articolo di Lorenza Guidotti ci aiuti ad accendere i fari su i piccoli borghi come Castè. – commenta la presidente dell’associazione CastèVive! Serenella Messina – Proprio in un momento in cui la politica afferma di voler valorizzare i borghi e promuovere un’economia green, speriamo che finalmente si possa investire anche sui luoghi come Castè. Un piccolo borgo storico che in inverno conta 15 abitanti e, ciò nonostante, si è imposto come meta turistica in grado di ospitare più di 60 viaggiatori. La comunità di Castè è riuscita, senza nessun tipo di aiuto pubblico, a creare una micro economia che contribuisce al benessere dell’intera zona. Gli abitanti del borgo hanno fatto molto e molto continuano a fare, ma non può basarsi tutto sull’impegno di pochi privati cittadini. Oggi, più di prima, abbiamo bisogno di un supporto per tutelare il territorio e la fantastica natura che ci circonda e per creare servizi. E’ giunto il momento che anche le piccolissime realtà, patrimonio del nostro paese, vengano supportate. Finora abbiamo potuto contare sull’aiuto di una parte dei media, particolarmente sensibile a questi temi e di qualche rappresentante locale dotato di buona volontà ma senza nessuna disponibilità economica, abbiamo invece bisogno che le istituzioni si impegnino seriamente al nostro fianco nella tutela del territorio e nella promozione di un turismo sempre più ecosostenibile. Per questo non possiamo che ringraziare Lorenza Guidotti e la direttrice di Starbene Francesca Pietra che hanno intuito, prima di altri, il valore di borghi che, come Castè, sono dei piccoli gioielli da conoscere, da difendere e anche da supportare”.