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Calano i residenti

Lerici, contrazione per gli appartamenti ammobiliati a uso turistico

Decrescita dopo anni di forte incremento. Stabili i numeri del resto del comparto ricettivo.

La baia di Lerici

Un po’ di meno e, per così dire, un po’ più ricchi. Questo sono diventati i Lericini in capo a un paio di anni: lo si vede confrontando la Nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione 2020-22, approvato dalla giunta Paoletti nel febbraio 2020, e il Documento unico di programmazione 2022-24, varato ieri da Palazzo civico. La Nota di un anno e mezzo fa riportava 10.053 residenti a fine 2018, il Dup 2022-24 ne riporta 9.876 (dato riferito a fine 2020), quindi un calo di 177 unità. Possibile altresì notare come il decremento si sia concentrato nel 2020, anno partito, si legge ancora, con 10.034 residenti e nel corso del quale si sono registrati segni meno sia per il saldo naturale (42 nati e 183 deceduti: -141), sia per il saldo migratorio (351 immigrati, 368 emigrati: -17). E ancora, il documento del febbraio 2020, attingendo a dati reddituali del 2017, riportava un numero di contribuenti lericini pari a 7.671, con reddito medio netto di circa 18.200 euro, in aumento rispetto a 2015 (18.000) e 2016 (17.500). Il Dup di freschissima approvazione (dati reddituali 2018) registra un lieve calo di contribuenti (7.624) e un reddito medio di 18.650 euro, quindi ancora in crescita.

Non finiscono qui le occasioni di confronto fornite dell’Analisi di contesto. La panoramica sul numero di attività insediate sul territorio comunale, ad esempio, rileva una sostanziale stabilità nelle varie tipologie. Il dato attuale dice 157 attività di commercio fisso, 112 pubblici esercizi, 20 attività di commercio su aree pubbliche, 131 attività di commercio (mercati), 80 attività di commercio (fiera), 25 alberghi, 3 campeggi, 27 affittacamere, 5 agriturismi, 31 bed & breakfast, 6 taxi, 19 estetisti/parrucchieri, 250 artigiani, 20 agenzie immobiliari, 5 istituti di credito, 8 stabilimenti balneari, 13 case vacanze, 1 Rta. Tutti numeri, come detto, rimasti uguali, rispetto alla Nota del febbraio 2020, o variati di poco. Con un’eccezione: gli appartamenti ammobiliati a uso turistico, che hanno visto una significativa contrazione, passando da 600 a 513 attività. Una riduzione che tocca un fenomeno che negli ultimi anni nel Lericino ha visto un aumento vertiginoso: basti pensare che a inizio 2018 si contavano 200 Aaut. Questo tipo di strutture, e in generale il comparto extra alberghiero, in questi anni sono state oggetto di attente verifiche da parte di Palazzo civico.

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