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Economia

Accertamenti Imu, Spezia Risorse sottolinea la sua autonomia

La società pubblica spiega che "gli atti amministrativi dei singoli Comuni nulla hanno a che vedere con il compito della riscossione". Le associazioni dei consumatori: "Disponibili a collaborare".

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“Abbiamo con soddisfazione appreso la volontà da parte dell’amministrazione comunale e di Spezia Risorse di raccogliere le istanze rappresentate anche dalle nostre associazioni circa le modalità di applicazione delle sentenze della cassazione sull’Imu prima casa”. Esultano Laura Ruocco ed Elisabetta Sommovigo, presidenti provinciali di Federconsumatori e Adoc, dopo aver registrato il cambio di posizione sulla vertenza portata avanti negli ultimi giorni (leggi qui).
“Lo riteniamo un primo passo – proseguono – ancora tutto però da definire con atti amministrativi conseguenti alle dichiarazioni. Perché se da una parte si va incontro alla richiesta di maggior cautela nell’applicazione della sentenza, dall’altra non è chiaro come si intenda affrontare il problema di chi anche per il 2016 rientra nei casi che potrebbero godere delle agevolazioni per motivi personali, di lavoro o sanità e che sono stati raggiunti dall’accertamento e per i quali sono scattati i termini di un eventuale opposizione. Questo oltre a recare un disagio ai contribuenti che devono affidarsi ad esperti a cui affidare la propria difesa crea un’evidente disparità tra contribuenti. Occorrerà inoltre, nell’attesa di una precisa interpretazione normativa, che arriverà chissà quando, stabilire criteri oggettivi in base ai quali poter applicare gli sgravi e le esenzioni. Consapevoli della delicatezza della questione e della difficoltà nel trovare una equa soluzione ci rendiamo disponibili anche attraverso i “casi tipo” che in questo periodo abbiamo raccolto ad un confronto con gli Uffici di Spezia Risorse per portare il nostro contributo ad una definizione chiara della questione”.

Pronta la risposta di Spezia Risorse, che entra nel merito della questione. “Gli avvisi di accertamento Imu sono stati emessi e saranno trattati – come comunicato ieri – in autonomia dalla società sulla scorta di ordinanze pubblicate dalla Corte di cassazione, come peraltro stanno facendo altre società di riscossione in ambito nazionale. Gli atti amministrativi dei singoli Comuni nulla hanno a che vedere con il compito della riscossione che è affidato alla società, che opera sulla scorta delle posizioni legislative e giurisprudenziali, di cui la Corte di cassazione è il massimo organo. La decisione di annullare in autotutela gli accertamenti successivi al 2016 è stata presa a seguito della ordinanza della Corte di cassazione pubblicata il 16 giugno, e degli approfondimenti che ne sono seguiti, che ha evidenziato un quadro giurisprudenziale non consolidato. In attesa di un pronunciamento nel merito del legislatore o di un consolidamento della giurisprudenza, è sembrato opportuno in questo momento limitare gli accertamenti alla sola annualità 2016.
Come già comunicato ieri la società provvederà a sgravare delle sanzioni gli accertamenti 2016, ad annullare gli accertamenti delle annualità successive in autotutela, completando allo stesso tempo la notifica degli accertamenti per il periodo 2016”.

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