“Città del Vaticano, uno Stato estero, assolutista, i cui cittadini non sono chiamati a nominare in elezioni democratiche i loro rappresentanti, ingerisce negli affari interni della Repubblica per evitare che l’eventuale approvazione di un decreto di legge possa turbare i rapporti fra i cittadini. Notando che preoccupazioni di questo genere non si sono verificate nelle più o meno immediate precedenze (per fare un esempio, la legge Fornero), affermo che i cittadini della Repubblica e le loro organizzazioni hanno strumenti per regolare le loro relazioni: il voto, le rappresentanze parlamentari e territoriali, la loro capacità di mobilitazione.
Proprio per questo il Presidente Draghi ha affermato che la Repubblica è uno Stato laico. Ciò è vero anche se alla sua formazione non hanno contribuito le guerre di religione che in Francia, ad esempio, hanno portato all’Editto di Nantes del 1598, fondamento della tolleranza religiosa che è il presupposto della aconfessionalità di qualsiasi Stato che non voglia sopportare intromissioni che minimo la sua sovranità”.
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