Canale di ria

Rischio idrogeologico, alle Grazie intervento da 690mila euro

Il Comune di Porto Venere si attiva per avviare la progettazione e i lavori, che poggiano su un contributo ministeriale.

Con decreto emesso lo scorso 23 febbraio dal Ministero dell’Interno, di concerto con il Mef, sono stati assegnati quasi 2 miliardi di contributi ai comuni italiani per la realizzazione di opere pubbliche per interventi di messa in sicurezza del territorio. Nell’ambito di queste assegnazioni, il Comune di Porto Venere è risultato assegnatario di 980mila euro. L’ente, che ha intenzione di procedere con la progettazione e l’esecuzione dei lavori di adeguamento idraulico funzionale alla mitigazione del rischio idrogeologico nell’areale urbano della frazione delle Grazie, intervenendo sul canale di Ria, si attiva quindi per rispettare i tempi dettati dal decreto perché le risorse effettivamente ci siano. Il provvedimento infatti spiega come gli affidamenti dei lavori debbano avvenire entro determinati tempi, pena perdere il contributo. In particolare, il costo stimato per i lavori graziotti ammonta a 690mila euro “ed quindi è necessario procedere al loro inizio entro 10 mesi dalla data del decreto”, si legge nella delibera della giunta Cozzani che detta gli indirizzi operativi per questa pratica. Dieci mesi (dunque entro il 23 dicembre 2021) è il lasso temporale previsto dal decreto per l’affidamento dei lavori di quelle opere “il cui costo è compreso tra 100.001 euro e 750.000 euro ”.

L’amministrazione comunale, con la menzionata delibera, autorizza l’affidamento da parte dell’ente dell’incarico attinente al servizio per la redazione delle progettazioni e attività attinenti all’ingegneria ed architettura e geologia, sino al collaudo dei lavori. Un incarico il cui valore è stato quantificato dal responsabile dell’area Lavori pubblici in 75mila euro complessivi, e che sarà affidato in via diretta individuando il tecnico fra quelli iscritti sul mercato elettronico delle pubbliche amministrazioni. La scelta di rivolgersi all’esterno per dare l’incarico è legata al fatto, si legge nell’atto che “l’Ufficio Tecnico Comunale di questo Ente non è in grado di provvedere al compimento dell’incarico di cui all’oggetto per carenze interne e per le numerose attività che deve svolgere quotidianamente”.

N.R.

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