LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Da confagricoltura

Al via le domande di contributo del Dl Sostegni

Campo di grano

Al via dal 30 marzo la possibilità di presentare le domande di ristoro come previsto dal DL “Sostegni”, approvato il 22 marzo.
Il provvedimento ha ampliato la platea dei potenziali beneficiari sotto due profili: è stato cancellato il requisito dei codici Ateco, che aveva escluso diverse categorie dai precedenti ristori; è stato raddoppiato, rispetto al decreto Rilancio, il tetto di fatturato per poter chiedere il contributo, da 5 a 10 milioni annui. Per accedere all’indennizzo, oltre a non superare questo tetto, il richiedente deve aver subito una perdita di fatturato medio mensile nel 2020 rispetto al 2019 di almeno il 30per cento.
La domanda potrà essere presentata attraverso i canali telematici dell’Agenzia o la piattaforma web messa a punto da Sogei, disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”. Lo si potrà fare direttamente o avvalendosi di un intermediario, dal 30 marzo al 28 maggio. Sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Spid, Cie (carta d’identità elettronica), Cns (carta nazionale dei servizi), Entratel dell’Agenzia.
Per ogni domanda l’Agenzia delle Entrate svolgerà delle verifiche sui dati dichiarati. In particolare, sull’esistenza dei requisiti di perdita del fatturato; sulla correttezza del codice fiscale e dell’iban, che deve essere intestato o cointestato al richiedente. Fatti i controlli, l’Agenzia comunicherà l’accettazione o il rifiuto motivato della domanda. Nel primo caso indicherà anche l’avvenuto mandato di pagamento del contributo e il relativo importo oppure il riconoscimento del credito d’imposta, se questa è stata la scelta del richiedente. A quel punto in pochi giorni i soldi dovrebbero arrivare sul conto corrente. In tutto, stima l’Agenzia, se la pratica non incontrerà ostacoli, verrà chiusa in un paio di settimane.
L’indennizzo è suddiviso in 5 fasce. Sarà pari al 60 per cento dell’ammontare della perdita per i soggetti con ricavi fino a 100 mila euro; del 50p per cento per quelli fra 100 mila e 400 mila euro di fatturato; del 40% tra 400 mila e un milione; del 30 per cento tra 1 e 5 milioni; del 20 per cento tra 5 e 10.

(fonte: Confagricoltrua.it)

Più informazioni