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L'appello

"Facciamo squadra per la ferrovia Pontremolese"

Ferrovia

La nomina nello scorso mese di gennaio da parte del governo Conte del commissario per il completamento del raddoppio nella persona del dottor Mariano Cocchetti di Rete Ferroviaria Italiana è un segnale positivo e importante per riprendere in mano tutte le progettazioni della linea. Sarebbe un errore dire che tutto è fermo. Infatti entro un anno inizieranno i lavori per il raddoppio della tratta Parma-Vicofertile di 7,2 Km, già finanziata nel 2020 con un importo di 247 milioni. La proposta degli spedizionieri del porto della Spezia di finanziare l’infrastruttura coinvolgendo i privati con la formula del project financing, benché animata da spirito propositivo, mi pare di difficile se non impossibile attuazione per almeno due ordini di motivi.

In primo luogo a tutt’oggi non mi risulta che Ferrovie dello Sato Spa abbiano ma realizzato o intendano realizzare in futuro nuove linee ferroviarie in associazione con soggetti privati. In secondo luogo per costruire il raddoppio dei  circa  metà dei 112 Km. della linea ancora a singolo binario sono necessari più di 2 Miliardi di euro, che non sono certo di facile reperimento sul mercato. Credo che sarebbe invece opportuno lavorare tutti assieme, sia forze politiche che attività economiche e imprenditoriali, per far in modo che, partendo non solo dal Recovery Plan ma anche da altri canali di finanziamento soprattutto europei e nazionali, si riesca a finanziare la Pontremolese dividendola in tre grandi sub-lotti funzionali.

Primo lotto, raddoppio della tratta Villafranca (Chiesaccia)-Pontremoli di 15,5 Km. dal costo presunto di 490 milioni, cosa che garantirebbe da subito il doppio binario dal porto della Spezia fino a Borgotaro per oltre 50 Km. con molti
benefici sia per trasporto merci che per trasporto passeggeri. Secondo lotto, raddoppio della tratta Vicofertile-Fornovo (Osteriazza) di 18 Km. costo presunto 490 Mil. Ultimo lotto la galleria di valico Pontremoli-Berceto di 21 Km. costo presunto 1100 Mil. Consideriamo che questo traforo, per dare un’idea, sarebbe lungo circa il doppio del tunnel stradale del Monte Bianco e che, una volta finanziato per realizzarlo, si prospettano una decina d’anni di lavori. Si capisce pertanto che è fondamentale progettare, finanziare e realizzare prima i due sub-lotti non in galleria.

Giorgio Casabianca
già assessore provinciale della Spezia