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Sabato pomeriggio

Atti vandalici al monumento della Resistenza: tre i colpevoli

Indagini in corso da parte della Municipale. Il commento dell'assessore alla Sicurezza Ivani: "E' triste notare come i responsabili non avessero la minima cognizione del luogo in cui si sono sfogati".

Il monopattino nel monumento

Sono arrivati ai giardini, quando ormai era calata la sera e i locali avevano chiuso. Prima hanno svuotato i cestini e poi, non contenti, hanno smontato un monopattino e ne hanno lanciato la carcassa dentro la fontana del monumento della Resistenza. Questa la cronistoria degli atti vandalici avvenuti nel tardo pomeriggio di sabato, a pochi passi dal centro storico e non lontano da Piazza Verdi.
Uno scenario disdicevole avvenuto in un luogo simbolo per la città e sono in corso, da parte della Polizia municipale, tutti gli accertamenti del caso. I presunti responsabili sarebbero tre ragazzi apparentemente molto giovani e la matrice politica sarebbe ben lontana dagli atti compiuti.
“Fa molta tristezza notare che questi ragazzi non hanno nemmeno la percezione del luogo in cui si trovavano – ha commentato l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia municipale Filippo Ivani -. E’ chiaro che chi si è macchiato di questo gesto dovrà pagare. La Polizia municipale sta indagando. Il numero delle telecamere in città è aumentato sensibilmente negli ultimi anni arrivando a 130 tra il 2020 e l’inizio del 2021. Questi sistemi, sempre più all’avanguardia, non sono per controllare a oltranza i cittadini ma per intercettare i comportamenti che ledono sicurezza e decoro. Per questo chi ha commesso gli atti vandalici al monumento della Resistenza pagherà”.
“E’ chiaro che queste ed altre situazioni ‘al limite’ mettono in evidenza quello che è un fortissimo disagio tra i più giovani – sottolinea l’assessore Ivani -. E’ anche per questo motivo che con la Prefettura della Spezia stiamo portando avanti un percorso di condivisione e sensibilizzazione volto soprattutto ai ragazzi. A loro deve andare tutta la nostra attenzione perché stanno pagando sulla propria pelle gli effetti dell’emergenza. La pandemia mette in evidenza anche altri aspetti molto delicati legati alle situazioni familiari. Noi non vogliamo mettere da parte i più giovani. E’ importante che vengano coinvolti e che capiscano cosa gli sta attorno”.

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