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Una nuova era

Sport e infrastrutture, così Platek si è mosso nel calcio

Il Sønderjysk preso a titolo personale e il centro sportivo ha seguito la società calcistica. L'affare Sunderland (sfumato) con i soci di MSD Capital e le voci sugli interessi in Belgio e Francia.

Michael Platek

E’ proprio il calcio europeo ad essere entrato nelle mire della famiglia Platek da New York. Lo confermano le mosse fino ad oggi portate avanti dal finanziere 56enne, che domani dovrebbero mettere a segno il colpo più importante della sua avventura nello sport più seguito nel Vecchio Continente: l’acquisto dello Spezia Calcio della serie A italiana. Il gioiello della corona nel manipolo di società rastrellate in pochi mesi: il Casa Pia in Portogallo, il Sønderjysk in Danimarca e infine il club italiano. Forse non l’ultimo, se è vero che si era parlato di un interesse per un club belga e per il Toulouse in Francia.
Il gioiello della corona. La realtà scandinava diventa un modello a cui guardare per capire cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi dalle parti di Via Melara. Partendo dalle differenze di base. Intanto il volume d’affari: il Sønderjysk ha dichiarato nell’ultimo bilancio un costo del personale (calciatori, staff e dipendenti) di 33.328.159 corone danesi, al cambio odierno meno di 4 milioni e mezzo di euro. Lo Spezia ad oggi ha un monte ingaggi – quindi parliamo solo di calciatori – che supera i 22 milioni di euro. A questo si aggiunge la eco globale del campionato italiano, imparagonabile con quello scandinavo. Una cosa c’è in comune: i conti perfettamente in ordine, solo parzialmente intaccati dalla pandemia.

Investimento a titolo personale. Robert Michael Platek ha rilevato a titolo personale il Sønderjysk: come persona fisica, con il suo indirizzo di Arlington in Virginia. Dalla polisportiva danese ha acquistato il club di calcio (SønderjyskE Fodbold A/S) e la società che gestisce le infrastrutture (SønderjyskE Ejendomme), ma ha lasciato ai vecchi soci la squadra di hockey o la pallamano femminile. E’ il calcio e gli aspetti immobiliari che porta con sé ad interessare quindi l’americano.
L’amministratore delegato Claus Guldager è stato confermato al suo posto dopo rassicurazioni su progetti per prevedono un “significativo consolidamento finanziario”. Cosa posso fare per voi?, ha raccontato Guldager essere stata la prima frase che gli ha rivolto Platek di persona. Confermato in toto anche il management e il settore sportivo, con Amanda Platek come referente di famiglia. Il 25 gennaio scorso è stato infine inserito nel board Nishant Tella, il professionista americano che dovrebbe avere lo stesso ruolo di interfaccia tra la proprietà e la società anche nello Spezia Calcio. Tella sarebbe presentato a Haderslev a fine mese. Chissà che il suo giro europeo non tocchi anche la Spezia in quell’occasione.

L’affare Sunderland. Diversa la modalità con cui venne portata avanti l’operazione Sunderland. A metà del 2019 la stampa britannica iniziò a parlare di investitori americani interessati a rilevare i Black Cats. In effetti una visura presso il registro imprese di Inghilterra e Galles permette di seguire la vicenda della società FPP SUNDERLAND LIMITED, con sede presso lo Stadium of Ligths, fondata il 16 settembre 2019 e disciolta il 20 settembre 2020. I creatori sono Platek insieme ai soci John Phelan e Glenn Fuhrman, tutti fondatori di MSD Capital, il fondo nato per gestire il patrimonio di Michael Dell. Non un acquisto a titolo personale dunque. Già l’8 febbraio del 2020 però vengono avviate le pratiche per la cancellazione, segno che l’affare era già uscito dagli orizzonti.
Il veicolo con cui sarebbe dovuto avvenire l’acquisto del Sunderland risultava essere detenuto al cento per cento da FFP Sunderland LLC, compagnia americana registrata presso il “famoso” Corporation Trust Center al 1209 di Orange Street di Wilmington. Un anonimo edificio del Delaware, notoriamente un paradiso fiscale onshore, dove hanno o hanno avuto sede legale tra le altre anche Kraft, Apple, eBay, Walmart, American Airlines, Coca Cola e centinaia di migliaia di altre aziende di fama mondiale.

La fattispecie spezzina. Il gruppo Volpi, scorporando il Ferdeghini-Intels dallo Spezia Calcio, ha creato lo scorso giugno la Ten Sport Entertainment srl per gestire l’infrastruttura. Su che termini la trattativa verrà portata avanti in merito non è un fattore secondario. A differenza di quanto ha fatto un altro americano, Rocco Commisso, con Firenze, alla Spezia la necessità di (e gli spazi per) costruire un nuovo centro sportivo a servizio della squadra professionistica non si vede. Semmai mancherebbe un ultimo campo ad undici a Melara per ospitare la prima squadra, come da progetto originario. Ma senza la proprietà del bene, difficile ipotizzare un investimento.

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