Ma intanto si vendono i biglietti

Il Palermo vuole provare a far rimandare i playoff

Oggi la richiesta di sospensiva alla Corte d'appello. Gravina contro il decisionismo della Lega B: "Avrei aspettato il secondo grado di giudizio". Balata: "Noi dobbiamo chiudere il campionato".

E’ l’ultima carta da giocare rimasta al Palermo. Una volta fischiato il novantesimo (o il centoventesimo) di Spezia-Cittadella e omologato il risultato, i playoff non potranno più essere interrotti o rimandati. Per questo il club siciliano proverà oggi la carta del ricorso alla Corte d’Appello con richiesta di sospensiva della partita di venerdì prossimo al “Picco” e di Verona-Perugia del giorno successivo. Scade nelle prossime ore il termine per opporsi alla decisione del Tfn di retrocedere i rosanero all’ultima posizione escludendoli quindi dagli spareggi, ma dal capoluogo siciliano trapela la scontata volontà di non alzare ancora bandiera bianca. Con gli strumenti offerti dalla giustizia sportiva e con la pressione mediatica, tanto che questa mattina i giocatori saranno in conferenza stampa per lanciare un messaggio forte.
Prossime ore dunque da seguire. Il decisionismo di Mauro Balata ha impresso una direzione netta alla vicenda. Un modus operandi, peraltro del tutto lecito in punta di diritto, che replica l’atto di forza messo in campo la scorsa estate in occasione della riforma del numero delle partecipanti al campionato. Anche allora in pieno accordo con i club. Se la Corte d’appello dice no alla sospensiva e Spezia-Cittadella si gioca, tutto fila secondo i tempi stabiliti con finale di ritorno il 2 giugno. Sennò si dovrebbe attendere il giudizio d’appello, che arriverebbe la prossima settimana, e far slittare tutto il calendario.

Da registrare in questo senso le parole del presidente federale Gabriele Gravina che ieri a margine del forum ‘Il calcio che vogliamo’ ha ammesso che “sì, avrei aspettato il giudizio d’appello sul caso Palermo prima di fare i playoff”, ammettendo però che è “nelle prerogative della Lega di B, dopo aver fissato le date dei playoff, dare seguito a una condanna esecutiva” e concludendo che “il Palermo ha tutto il diritto di chiedere eventuali sospensive e proporre ricorso”. Critica più diretta invece alla decisione di cancellare i playout, anche in questo caso però con base giurisprudenziale solida.
Allo stesso evento presente anche Mauro Balata: “Noi dobbiamo chiudere il campionato, le società devono liberare i calciatori per le nazionali. Le carte e la decisione sul Palermo arrivata ieri mentre eravamo riuniti in consiglio direttivo, ci parlano di fatti molto gravi di anni antecedenti, fatti che dovevano essere gestiti diversamente”.

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