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Al fossati-da passano

Studenti scoprono l’amore per i libri grazie a videogiochi, musica e web-series

Un progetto didattico di Francesco Terzago e Alfonso Pierro finanziato dall'Unione Europea

Studenti del Da Passano

All’Istituto Tecnico Commerciale Fossati/Da Passano si è concluso mercoledì 6 Febbraio il laboratorio “Biblioteca spazio aperto”, un’iniziativa dedicata all’esplorazione dei prodotti culturali di intrattenimento come: videogiochi, musica, serie televisive/web, fumetti; e d’informazione: giornalismo online, social network. Le 12 lezioni, a partecipazione volontaria, hanno arricchito l’offerta didattica dei ragazzi di ulteriori 30 ore e hanno riguardato temi come le tecniche di scrittura creativa, la produzione e l’analisi di contenuti testuali e la linguistica.

Partendo dagli interessi dei ragazzi e dalle attività che occupano il loro tempo libero si è proceduti a ritroso svelando per videogiochi e altri prodotti di intrattenimento le origini letterarie e folkloriche, affrontando temi come la nascita di un eroe e i tratti che, dal punto di vista antropologico, accomunano numerosi sistemi di credenze.

Ogni lezione ha visto i ragazzi, oltre una decina, suddivisi in gruppi di lavoro costruiti tenendo in considerazione le peculiarità individuali. Gli studenti hanno così preso parte a giochi narrativi e a esercizi di scrittura tali da far comprendere loro le meccaniche del romanzo e della produzione coerente e coesa di una realtà immaginaria. Anche la registrazione delle esperienze biografiche è stata affrontata, proponendo un lavoro sul lessico di Mario Rigoni Stern e di altri autori legati al bioma alpino, nella fattispecie il romanzo “Le otto montagne” di Paolo Cognetti. Così facendo si è potuto riflettere con i ragazzi sulla ricchezza delle varietà linguistiche capaci di definire le atmosfere di una dimensione sociale e geografica – dialetti e lingue minoritarie -; o un universo fantastico – glossopoiesi – analizzando alcuni passaggi de “Il signore degli anelli” e del romanzo “Dune”, di Frank Herbert. Tali caratteristiche non lasciano neppure indifferente il racconto di viaggio e il reportage, come è il caso, sempre affrontato a lezione, della miscellanea “Lontano” di Parise.
Per quanto riguarda il sempre più frequente rapporto tra parola e immagini si è dato modo di esperire opere come “Qui” Richard McGuire e alcuni adattamenti di romanzi classici e moderni, nella forma editoriale della graphic novel, del lungometraggio e del videogioco.

La dimensione dell’oralità non è stata tralasciata, anzi, si è proceduto in considerazione di nozioni come la subvocalizzazione e la differenza tra varietà dell’italiano parlato e scritto, differenze diamesiche e diastratiche; i ragazzi hanno avuto così modo di leggere – ad alta voce – alcuni brani affrontando, per la prima volta, le necessità interpretative di una performance.

Il progetto, curato nella dimensione didattica da Francesco Maria Terzago, in qualità di esperto esterno e autore di saggistica e poesia; e per il tutoraggio e la gestione dei gruppi da Alfonso Pierro, pedagogista e performer, ha goduto di un particolare coinvolgimento da parte degli studenti – compresi tra il secondo e il quinto anno. Coinvolgimento che è cresciuto con gradualità nel numero delle sue partecipazioni.

Il progetto conferma la sensibilità dell’Istituto nei confronti di una proficua collaborazione con soggetti esterni capaci, con il supporto ineludibile del corpo docente, nella persona di Silvia Segalla e Sara Giannetti; e della dirigenza, Paolo Manfredini; di offrire situazioni, in una prospettiva di inclusione, di formazione elevata ed equa.

Il progetto “Biblioteca spazio aperto” ha ribadito l’importanza che i luoghi scolastici assumono nell’offrire agli studenti, all’infuori dell’orario di lezione, una possibilità di arricchimento personale e di disporre di strumenti relazionali insostituibili oltre, in questo caso, di accedere alla collezione di volumi della scuola, la sua biblioteca.

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