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"Da settembre sarà balneabile la seconda spiaggia di Le Grazie"

Intervista a tuttotondo al sindaco di Porto Venere, Matteo Cozzani: "Il red carpet non è costato nulla al Comune. Il sistema di raccolta dei rifuti funziona: a luglio +22 per cento rispetto al 2016". Sull'inchiesta: "Sono sereno, non sono indagato".

La spiaggia della rotonda

Dalla Piscina naturale al red carpet, da una raccolta dei rifiuti controcorrente al Progetto Palmaria in fase di decollo. Senza dimenticare la novità della vendita dell’ex locanda San Pietro, il tema sempreverde della Napoleonica e le ombre degli strascichi dell’inchiesta sugli appalti dell’Autorità portuale. A Porto Venere gli argomenti che bollono in pentola sono davvero tanti. Li abbiamo affrontati a 360 gradi con il sindaco, Matteo Cozzani.

Partiamo da quello che è unanimemente ritenuto un successo dell’amministrazione comunale, l’acquisto dell’ex locanda San Pietro da parte di Michele Denegri, facoltoso ed esperto nel rilancio di strutture dalla storia gloriosa. Come sta procedendo il percorso verso la rinascita?
“Ci siamo incontrati diverse volte con l’ingegner Giorgio Rocchia, rappresentante della proprietà, che ha preso visione degli incartamenti e dello stato dell’immobile. Non sono ancora potuti partire i lavori perché non è ancora stata formalizzata la voltura da parte del Tribunale. Il prossimo passo sarà il piano di riparto dei crediti che, stando alla procedura, dovrebbe portare al Comune 610mila euro. L’avvocato Luca Gabriellini, che ha seguito la vicenda per conto dell’amministrazione, ritiene che ci sia capienza e che quindi saranno soddisfatti tutti i creditori. Il nuovo proprietario, Michele Denegri è venuto in paese dopo l’asta e forse sarà presente sabato alla Piscina naturale, mentre per il primo incontro con la popolazione credo che vorrà presentarsi con qualcosa di concreto: gli uffici stanno lavorando a una prima bozza di messa in sicurezza ed è possibile che si prosegua con l’installazione di teli che coprano l’immobile”.

Dal red carpet alla Piscina naturale, il turismo dei grandi numeri sembra funzionare molto bene a Porto Venere. Come sta andando la stagione?
“La stagione sta andando molto bene. Abbiamo ottimi riscontri dalle presenze al castello, dalla sosta, dal girobus e dai dati delle presenze nelle strutture alberghiere. Stiamo portando a termine una stagione ottima, anche grazie a un meteo che è stato particolarmente clemente. Il red carpet è stato una perfetta operazione di marketing che al Comune non è costata nemmeno un euro. Il costo del personale per l’installazione è stata sostenuto dall’impresa alla quale ci siamo rivolti come sponsorizzazione, mentre la spesa materiale del tappeto è stata sostenuta dalla Regione.
La Piscina naturale ritorna sabato 26, con musica e divertimento, ma anche con le atlete della nazionale italiana di nuoto sincronizzato che si esibiranno prima dell’inizio della manifestazione, che sarà arricchita dalla presenza di Ruggiero de I Timidi, nome noto della scena artistica e mediatica nazionale attuale, anche grazie alla canzone “L’estate del reggaeton”. Speriamo di portargli fortuna come è avvenuto lo scorso anno con Francesco Gabbani che ha poi vinto il Festival di Sanremo”.

Cambiamo argomento. Negli ultimi giorni dalle pagine di CDS è ritornato di attualità il tema della Napoleonica connessa al futuro dell’impianto di Panigaglia. Come stanno le cose?
“Non ho ancora avuto modo di conoscere il successore dell’amministratore delegato di Gnl Italia, Marco Galletti, ma quel che so è che al momento non è stato presentato alcun documento a Palazzo civico sugli scenari futuri dell’impianto. Le critiche di questi giorni mi sembrano discorsi un po’ sterili. Vedremo in futuro i pro e i contro per il territorio e la popolazione. Sappiamo che è stato avviato uno studio di fattibilità, ma non ne conosciamo gli esiti e quando si valuta l’impatto ambientale di un intervento è logica dedicare molta attenzione anche all’aspetto della viabilità. Le criticità della Napoleonica sono note, sia nel comune della Spezia che in quello di Porto Venere: non ci sono parcheggi sufficienti, e le auto sono sempre più grandi e veloci. Il rischio di incidenti è elevato. Per questo siamo cercando soluzioni alternative, anche con Atc che ha un flusso importante di mezzi su quella strada. Il tema dovrebbe essere affrontato dal punto di vista infrastrutturale, ma i due Comuni non sono certo in grado di intervenire con soluzioni come la “strada a quota 100″ o altre varianti. Il tema ricorrente è quello di non aumentare il numero di mezzi, ma per ora le opinioni sul progetto per il futuro del rigassificatore di Panigaglia restano chiacchiere”.

La Proloco e le associazioni ambientaliste, riguardo alla Palmaria chiedono con forza la possibilità di esercitare una maggiore partecipazione. E rigettano l’ipotesi del ponte tibetano o della funicolare.
“Alle associazioni ho risposto percependo anche una certa strumentalizzazione da parte loro. Abbiamo definito l’incarico per la partecipazione il 4 agosto scorso, durante l’ultimo incontro della cabina di regia. Non credo si potesse attivare il percorso partecipativo tra il 4 e il 20 agosto, in pieno periodo di ferie: se lo avessimo fatto ci avrebbero detto che l’avremmo fatto apposta per non far partecipare nessuno. Nel frattempo abbiamo attivato tutti gli incarichi, espletato le procedure di affidamento e abbiamo una prima bozza dei progetto da parte di Kipar, che ha ribadito la disponibilità a fare incontri per vedere quali siano i punti con maggiore valore aggiunto dai quali proseguire nell’elaborazione del masterplan. Il Tavolo tecnico è disponibile ad accogliere le esperienze e le istanze del territorio, non solo degli ambientalisti, ma anche delle associazioni di categoria e degli abitanti: sono numerosi gli stakeholder e infatti il processo partecipativo non durerà certamente pochi giorni. Però, come ha detto il presidente della Regione, alla fine di questo percorso sarà necessario prendere una decisione per valorizzare davvero la Palmaria, che altrimenti resterebbe un cumulo di ruderi che si rovinano sempre di più. Per quanto riguarda il ponte tibetano e la funicolare devo specificare che si tratta di suggestioni proposte da tecnici che sono da prendere in considerazione con il giusto peso: per tutto quello che concerne l’isola abbiamo chiesto a Kipar di elaborare idee tenendo sempre ben presenti il profilo ambientale e quello economico degli interventi. Il fatto che il sindaco sia disponibile ad ascoltare le proposte di tutti non significa che sia d’accordo: se un’idea non è valida viene scartata”.

Tempo fa venne proposto dal cantiere Valdettaro la realizzazione di moli e di un porticciolo alle Grazie. Che fine ha fatto quel progetto?
“Proprio ieri sono iniziati i lavori di posa degli autobloccanti nel tratto di passeggiata che la proprietà cederà al Comune. Stiamo attendendo il nulla osta per la cabina elettrica poi la passeggiata sarà completata e ceduta al paese. Il progetto dei pontili credo che sia ormai da ritenersi sostanzialmente abbandonato. La speranza, infatti, è che la proprietà accetti un cambio nel protocollo per spostare le lavorazioni verso l’Area Pittaluga e trasformare la zona verso la spiaggetta in una marina, senza pontili o riempimenti. Sarà quindi necessaria una variante sulla quale dovranno esprimersi diversi enti. Ma credo che sia anacronistico avere un cantiere in paese, nel 2017, con lavorazione pesanti che vengono effettuate vicino ai giochi per bambini e a una spiaggia. Lo sa anche la proprietà”.

A proposito: a che punto è l’iter per dichiarare balneabile la seconda spiaggia del paese?
“A settembre completeremo il ciclo di campionamenti richiesto per dichiarare l’acqua di quel tratto balneabile. Per cui dopo la spiaggia della rotonda della chiesa Le Grazie vedrà rendere balneabile – ormai per la prossima stagione – anche quella dei giardini. Si concretizza così sempre di più una vocazione più turistica e meno nautica per un borgo che è tra i più belli del golfo. Gli sforzi per gli allacciamenti al sistema fognario e l’installazione di pompe di spinta da parte di Acam offrono oggi le condizioni per programmare la posa delle boette e concedere ai graziotti e ai turisti una seconda occasione per fare il bagno”.

Siete l’unico Comune della provincia che ha scelto i cassonetti al posto del porta a porta. I numeri vi hanno dato ragione sino a questo momento, sorprendendo un po’ tutti.
“Ieri Acam ci ha inviato i dati di luglio, che sono estremamente soddisfacenti. Abbiamo toccato il 56 per cento di raccolta differenziata, 22 punti in più dello stesso mese dello scorso anno. Quello che è ancora più importante è che abbiamo prodotto 88 tonnellate in meno di rifiuto non differenziato e abbiamo quindi risparmiato oltre 15mila euro in un mese. Questo è il segnale che, nonostante gli uccelli del malaugurio, il nostro sistema di raccolta funziona e che le persone sanno essere collaborative e disciplinate, da noi come in Trentino. E infatti i nostri residenti hanno ricevuto una riduzione della tariffa del 40 per cento, perché questo sistema è molto meno costoso del porta a porta. Siamo stati rapidissimi a raggiungere certe percentuali, sono molto soddisfatti. E manca ancora da portare a regime tutta la Palmaria, che con gli stabilimenti balneari produce molti rifiuti”.

Per chiudere: come sta vivendo gli strascichi dell’inchiesta giudiziaria sugli appalti dell’Autorità portuale che stanno lambendo il Comune di Porto Venere. Le visite dei Carabinieri la preoccupano?
“Sono sempre stato sereno. So perfettamente che attività abbiamo svolto e siamo stati l’unico Comune a pubblicare i costi dei lavori fatti dall’Autorità portuale. Sono state scritte tante informazioni non vere, come il fatto che a Palazzo civico sia arrivata la procura e invece erano i Carabinieri, che ho costituito una società quando invece si tratta del passaggio di una mia società individuale che possedevo dal 2009 a una srl. Inoltre, come ho verificato in base all’articolo 335, non risulto indagato da parte della magistratura. E se poi qualcuno desidera altre informazioni sa dove trovarmi. Quello che mi dispiace è vedere fatti di natura personale essere strumentalizzati per questioni politiche”.

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