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Cultura e Spettacolo

Il sistema Francigena: storie, racconti e aneddoti, tutti racchiusi in una serata

A Pontremoli.

Passo della Cisa, Via Francigena, Massa Carrara Province, Toscana, Italia, Europa

«Le strade sono collegamento ma non solo. La strada rappresenta il cammino, non sempre lineare della vita. Da una strada si può passare ad un’altra, non prevista, e conoscerne una terza. Il viaggio non è la meta, ma il percorso». Così il Professor Paolo Lapi, storico e appassionato di cultura locale, ha introdotto l’argomento della serata “Il Sistema Francigena a Pontremoli tra storia, pellegrini e idee”, che si è tenuta nel pomeriggio di venerdì 11 Agosto presso l’Ospitale San Lorenzo Martire. Prima la Santa Messa celebrata dal Vescovo Mons. Giovanni Santucci, alla quale è seguita una chiacchierata insieme al Presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi, e al Sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini, recentemente nominata fra i Vicepresidenti della stessa Associazione con particolare riferimento all’Area della Regione Toscana.

Una serata coinvolgente, durante la quale si sono susseguiti racconti, aneddoti, storie narrate da chi i pellegrinaggi li compie realmente. Sante Talamini, Pietro Cerutti e Pietro Leoncini, reduci dal cammino di Santiago, hanno raccontato che cosa significa essere pellegrini, spiegando similitudini e differenze tra il tracciato di Compostela e quello della Via Francigena. E poi Fabio Folloni, che ha raccontato il fenomeno degli “ospitali” in Lunigiana nel periodo dal Basso Medioevo al Rinascimento, il professor Luciano Bertocchi e due ospitalieri, Gabriella Sordi della Foresteria dell’Ospitale di San Lorenzo e Gianfranco Angeloni dell’Abbazia di San Caprasio di Aulla, che hanno voluto spiegare che cosa significa essere ospitalieri e accogliere i pellegrini. Iolanda Enrione dell’Associazione LunicaFoto ha invece voluto raccontare l’esperienza del Concorso fotografico da poco concluso “Obiettivo Via Francigena”, che ha collezionato gli scatti di numerose fotografie inviate dai pellegrini che si trovano a compiere il tracciato.

A chiudere la chiacchierata ci ha pensato Massimo Tedeschi, presidente Aevf, che ha sottolineato l’occhio generale con cui il Consiglio d’Europa guarda alla Via Francigena, e il Sindaco Lucia Baracchini, che ha spiegato come il Comune di Pontremoli si stia impegnando e come lo abbia già fatto in passato, per attivare laboratori adatti alle scuole, sensibilizzando anche i più giovani a rapportarsi al “Sistema Via Francigena”, ricordando anche l’impegno appena assunto con la sottoscrizione del protocollo per la gestione dell’Aggregazione Nord della Toscana. Una parte di percorso questa indubbiamente più impegnativa relativamente alla gestione e manutenzione del tracciato, rispetto alla zona più pianeggiante e lineare del resto della Toscana.

L’atmosfera che aleggiava sull’intera serata era quella del coinvolgimento e dell’interesse per un Sistema che più di ogni altro sta entrando nella mentalità di ogni cittadino. Una parte di cultura e di storia, oltre che di natura e di tradizioni, tessuto nella trama genetica di ogni lunigianese, che non può quindi fare altro che tramandare e trasmettere valori di accoglienza e ospitalità a tutti coloro che, pellegrini o semplici visitatori, incontrano sulla propria strada.

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