Il Tribunale di sorveglianza di Perugia ha concesso a Carmelo Musumeci il beneficio della semilibertà. Condannato all’ergastolo quale mandato dell’omicidio di Alessio Gozzani, ex portiere della Carrarese, avvenuto all’autogrill dell’autostrada vicino a Sarzana nell’aprile del 91. Il nome di Musumeci è legato alla sanguinosa guerra con il clan Tancredi che insanguinò le province di Massa-Carrara, Lucca, Livorno e La Spezia negli anni Ottanta fino al 1991 per mantenere il comando delle bische clandestine e dello spaccio.
Musumeci, oggi. A distanza di 25 anni, esce dal carcere in semilibertà prestando la sua opera di volontario in una struttura della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi a Bevagna, al servizio di persone disabili. In questi giorni la sua esperienza torna a fare il giro del mondo. Il ritratto che ne emerge è quello di un uomo profondamente cambiato che si ritrova immerso in un quotidiano completamente diverso rispetto a quello che era l’Italia dei primi anni ’90. Negli anni Carmelo Musumeci ha pubblicato diversi libri e condotto una battaglia per l’abolizione del “Fine pena mai”.