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Spezia calcio

Panchine e posti vip sotto la tribuna, la proposta arriva a Palazzo Civico

Secondo incontro tra il Comitato "Stadio per lo Spezia" e il Comune della Spezia. L'architetto Andrea Bianchi: "Un ritocco relativamente piccolo per un grande risultato".

Il rendering della tribuna con le panchine incassate

Le panchine incassate sotto la tribuna, un campo di gioco più ampio, la visuale donata alle file più basse del settore distinti e un colpo d’occhio tutto nuovo per la tribuna dello stadio “Alberto Picco”. Il tutto con un intervento “a basso costo, realizzabile durante la sosta natalizia”. Lunedì a Palazzo Civico ne parleranno a quattr’occhi il Comitato “Stadio dello Spezia” e l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Mori, seconda puntata di un primo rendez-vous andato in scena meno di due settimane fa.
Entro la fine dell’anno partiranno i lavori per l’abbattimento della Casa del Colonnello e l’estensione dell’area di prefiltraggio dietro la Curva Ferrovia, così come quelli per l’ascensore per i disabili su Viale Fieschi. Una prospettiva che ha messo in moto la fantasia di un gruppo di appassionati, che possono vantare anche competenze tecniche. Come quelle dell’architetto Andrea Bianchi che ha disegnato una tribuna futuribile, resa graficamente da Italo Raffaelli. “Dovesse mai essere realizzato, si tratta di un lavoro di cesello dove le attuali strutture e la composizone di tutto l’insieme viene toccata il giusto. Ma con grande risultato”, dice il professionista.

“Utilizzare diversamente il parterre della tribuna, oggi una mera zona di passaggio, potrebbe essere un po’ la quadra del cerchio – continua Bianchi – Lì potrebbero trovare posto le panchine, oggi posizionate di fronte ai distinti. Questo permetterebbe subito l’allargamento del campo agli auspicati 68 metri standard rispetto ai 65 attuali, e contemporaneamente libererebbe la visuale per le file più basse della gradinata. Con un vantaggio commerciale per lo stesso gestore dell’impianto, lo Spezia Calcio. E bypassando il problema dell’eventuale rimozione delle barriere di plexiglass, eventualmente da affrontare in un secondo momento”.
I costi? “Abbastanza limitati. Ci sarebbe da rimuovere parte del pavimento del parterre, perché oggi c’è differenza di quota tra il camminamento e il campo da gioco. Non è un intervento edile particolarmente oneroso, così come non lo è quello per la rimozione della recinzione della tribuna”. Anche le quattro scalinate frontali sarebbero demolite. “Le vie di fuga? Ho pensato di prolungare il ballatoio affinché attraversi la struttura per tutta la sua lunghezza, facendo in modo che il deflusso dal lato verso la Curva Piscina possa venire su via dei Pioppi. In alternativa, e sarebbe auspicabile, una passerella potrebbe condurre dentro l’area del campo sportivo Montagna passando sopra all’attuale tunnel dei tifosi ospiti. Oltretutto questo permetterebbe ai tifosi che arrivano dalla città di evitare la circumnavigazione dell’intero stadio”.

C’è di più. “Tunnel per i giocatori centrale e panchine sotto la tribuna, con addirittura accessi diretti dai rispettivi spogliatoi tramite una porticina. Creazione di oltre 100 posti vip in prima fila sul campo, come accade già a Bergamo e San Siro , potrebbero anche trovarvi posto le persone disabili che secondo noi lo meriterebbero”, recita una nota del Comitato.
Sui tempi, l’architetto preferisce non sbilanciarsi. C’è però chi ha quantificato in qualche settimana la durata del cantiere. La tribuna dello stadio “Picco”, il settore più vecchio dell’intera serie B e uno dei più datati di tutta Italia, subirebbe quindi il primo maquillage dopo molti anni di immobilismo. Giustificato anche dal fatto di voler mettere mano alla struttura quasi centenaria solo per abbatterla e ingrandirla definitivamente. “Ma questi lavori potrebbero essere inglobati dentro una futura tribuna ingrandita – illustra l’architetto Bianchi – Eventuali opere in cemento armato da integrare con l’attuale tribuna non comporterebbero una spesa tale da non giustificare la ristrutturazione completa in futuro”. Parlarne non costa nulla.

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