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Politica

La Lega distribuisce presepi nelle scuole liguri

Lega Nord, distribuzione di presepi

Donare un presepe davanti alle scuole è un’iniziativa della Lega Nord che oggi ha coinvolto consiglieri regionali, municipali e militanti. Sampierdarena, la Valbisagno, il quartiere di Castelletto fino a Recco, queste le zone in cui si è portata in dono la Natività ai piccoli studenti delle scuole primarie.

«Questa iniziativa – spiega Franco Senarega, consigliere regionale e Commissario Provinciale della Lega Nord – è finalizzata a contrastare l’idea che il presepe offenda qualcuno che appartiene ad altre religioni. Il Natale è un momento di festa che è profondamente radicato nelle nostre tradizioni a prescindere dagli aspetti religiosi e lo dico con cognizione di causa essendo notoriamente ateo. E’ pertanto fuori luogo che alcune scuole pubbliche, in occasione delle festività natalizie decidano di bandire il presepe dall’istituto scolastico per facilitare l’integrazione perché può offendere gli alunni di altre religioni».

La distribuzione dei piccoli presepi si è svolta oltre a Recco, dove abita il consigliere Senarega anche in diverse zone di Genova a partire dalla Valbisagno fino a toccare quartieri come Castelletto e Sampierdarena.

«Dalle otto di questa mattina – dice Davide Rossi, capogruppo Municipale Centro Ovest -, i militanti della Lega Nord di Sampierdarena hanno distribuito fuori dalla Scuola Primaria ‘Cantore’ di Via Reti che ha il 60 per cento di alunni stranieri, presepini della natività con pergamena di “tu scendi dalle stelle”. La risposta è stata molto positiva e siamo felici di aver contribuito a ricordare i valori del Santo Natale in un quartiere che visti i recenti avvenimenti di cronaca nera ne ha davvero bisogno oggi più che mai».

Anche i Giovani Padani, assieme al consigliere Municipale del Centro Est Sandro Costa, si sono recati davanti alla scuola Garaventa in Piazza delle Erbe nel centro storico di Genova.

«Siamo soddisfatti – dice Costa – della risposta ricevuta dalle famiglie dei bambini che si recavano questa mattina a scuola perché sembra abbiano capito lo spirito dell’iniziativa».

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